Rounds Engineering Co. |
Anno di fondazione: 1949
Periodo di attività: 1949-50
Sede: Beverly Hills, Los Angeles, California (USA)
Responsabile: Nathan Rounds
Periodo di attività: 1949-50
Sede: Beverly Hills, Los Angeles, California (USA)
Responsabile: Nathan Rounds
Risultati:
GP disputati:
Partecipazioni: 1
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: NQ
INDY 1950 - Vukovich (Rounds)
Migliore prestazione in gara:
Team affiliati
Rounds (1950)
Motori utilizzati
Offenhauser (1949-50)
Progettisti
Nathan Rounds - Lujie Lesovsky - Emil Diedt
GP disputati:
Partecipazioni: 1
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: NQ
INDY 1950 - Vukovich (Rounds)
Migliore prestazione in gara:
Team affiliati
Rounds (1950)
Motori utilizzati
Offenhauser (1949-50)
Progettisti
Nathan Rounds - Lujie Lesovsky - Emil Diedt
Cenni storici
Nel 1949 Nathan Rounds, un appassionato di corse di Los Angeles, prende contatto con Lujie Lesovsky e Emil Diedt con l'intento di realizzare da un progetto ancora sulla carta, una vettura a motore centrale e trazione posteriore ispirata allo stile delle aerodinamiche e velocissime Auto Union della fine degli anni trenta e probabilmente anche dalla recente realizzazione di Harry Miller, la Tucker Torpedo ex Gulf Miller che pochi anni prima aveva destato curiosità ed interesse al suo ritorno ad Indy nel 1946. Non avendo molto tempo a disposizione Lesovsky e Diedt riescono ad ultimare la vettura solo pochi giorni prima delle sessioni di qualifica della 500 Miglia. L'affascinante "Rounds Rocket" riesce a malapena a fare un giro di collaudo sulla pista del lago salato di Bonneville riuscendo a raggiungere la ragguardevole velocità di 140 miglia orarie. Ad Indianapolis, nella giornata di prove riservata al "Rookie Test" affidata a Bill Taylor, la vettura riesce ad arrivare a 124 miglia all'ora, un tempo discreto ma non sufficiente a superare l'assicella delle 125,8 miglia all'ora necessarie per qualificarsi.
Il "Rounds Rocket" ritorna ad Indy nel 1950, alleggerito di peso ma senza particolari modifiche per aumentarne la potenza. un po' più leggero, ma apparentemente non ulteriormente sviluppato. Con Bill Vukovich al volante non riesce a girare con tempi competitivi e in seguito alla rottura di un semiasse la vettura viene ritirata dalla gara.
Dopo la breve e deludente esperiennza di Indianapolis, la Rounds Rocket tornò in California dove fu conservata, ancora sul rimorchio che la trasportò da Indianapolis, nel garage di Beverly Hills della madre di Nathan Rounds, dove rimase intatta per diciannove anni finché nel 1969 venne riesumata e restaurata dal collezionista Bill Harrah.
Il "Rounds Rocket" ritorna ad Indy nel 1950, alleggerito di peso ma senza particolari modifiche per aumentarne la potenza. un po' più leggero, ma apparentemente non ulteriormente sviluppato. Con Bill Vukovich al volante non riesce a girare con tempi competitivi e in seguito alla rottura di un semiasse la vettura viene ritirata dalla gara.
Dopo la breve e deludente esperiennza di Indianapolis, la Rounds Rocket tornò in California dove fu conservata, ancora sul rimorchio che la trasportò da Indianapolis, nel garage di Beverly Hills della madre di Nathan Rounds, dove rimase intatta per diciannove anni finché nel 1969 venne riesumata e restaurata dal collezionista Bill Harrah.