Diedt |
Anno di fondazione: 1947
Periodo di attività: 1947-53
Sede: Culver City, California (USA)
Responsabile: Emil Diedt
Periodo di attività: 1947-53
Sede: Culver City, California (USA)
Responsabile: Emil Diedt
Risultati:
GP disputati: 3
Partecipazioni: 4
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Hat Tricks:
Podii:
Migliore prestazione in prova: 3°
INDY 1950 - Rose (Howard Keck)
Migliore prestazione in gara: 2°
INDY 1950 - Holland (Moore - Blue Crown Spark Plug)
Team affiliati
Lou Moore (1950)
Ansted Rotary (1951)
Howard Keck (1950-51)
Tuffanelli-Derrico (1951-52)
Earl Slick (1952-53)
Motori utilizzati
Offenhauser (1950-53)
Spark (1951)
Progettisti
Emil Diedt
GP disputati: 3
Partecipazioni: 4
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Hat Tricks:
Podii:
Migliore prestazione in prova: 3°
INDY 1950 - Rose (Howard Keck)
Migliore prestazione in gara: 2°
INDY 1950 - Holland (Moore - Blue Crown Spark Plug)
Team affiliati
Lou Moore (1950)
Ansted Rotary (1951)
Howard Keck (1950-51)
Tuffanelli-Derrico (1951-52)
Earl Slick (1952-53)
Motori utilizzati
Offenhauser (1950-53)
Spark (1951)
Progettisti
Emil Diedt
Cenni storici
Emil Diedt, nato in Germania nel 1897, si era formato professionalmente verso la fine degli anni trenta come come esperto realizzatore di telai da corsa. Nel 1947 ne realizza uno portante il suo nome a trazione anteriore per il team "Blue Crown Spark Plug" gestito da Lou Moore che in occasione della 500 miglia di Indianapolis, fa debuttare due vetture con alla guida Mauri Rose e il "rookie" Bill Holland che si qualificano in terza e ottava posizione per poi dominare la gara, conducendo in testa per ben 177 giri. A soli otto giri dalla fine, il leader della gara, Holland pensando di essere in vantaggio di un giro su Rose rallenta l'andatura, lasciando passare il compagno. Sfuma così la clamorosa vittoria per il debuttante Holland che finisce 32 secondi dietro Mauri Rose che così si aggiudica la sua seconda vittoria alla 500 miglia. Nel 1948, le "Blue Crown" ripetono il loro dominio, con Rose e Holland che in prova conquistano la prima fila dello schieramento concludendo la gara con una schiacciante doppietta con oltre due minuti di vantaggio sul terzo classificato, la Novi a trazione anteriore guidata da Duke Nalon. C'è però un altra Diedt che prende parte alla gara. Il californiano Howard B. Keck, erede della fortuna della Superior Oil, fa allestire da Diedt appositamente una vettura per la gara. Affidata alla guida di Jimmy Jackson si qualifica in quarta posizione ma in gara è costretta al ritiro per la rottura di un perno della ruota. Ancora vittoriosa la "Blue Crown" nel 1949, Holland si aggiudica finalmente la 500 miglia mentre la vettura di Rose è costretta al ritiro. La vettura di Keck, sempre con Jackson alla guida, qualificatasi settima termina con un ottimo sesto posto.
Diedt "Blue Crown Spark Plug Special" (1947)
Il sodalizio di Lou Moore con la Diedt Blue Crown si conclude nel 1950 qualificando alla 500 Miglia di nuovo le due vetture con alla guida Bill Holland e Tony Bettenhausen, sostituto di Mauri Rose che aveva abbandonato il team per divergenze con il titolare. Holland ottiene un ottimo secondo posto mentre Bettenhausen è costretto quasi subito al ritiro per la rottura del cuscinetto di una ruota. Lou Moore continuerà comunque a seguire la preparazione tecnica delle Diedt. Nel 1951 sotto il patrocinio del team di William Ansted e la sponsorizzazione della Mobil, Carter e Bettenhausen ottengono rispettivamente un ottavo posto e un ritiro. Nel 1952, con Earl Slick titolare, ritornano sulle Diedt le fortunate insegne Blue Crown ma stavolta con esito del tutto negativo, dopo aver tentato la qualificazione con vari piloti, solo nelle mani di Bettenhausen la vettura riesce a qualificarsi in fondo allo schieramento al trentesimo posto per ritirarsi poi in gara per problemi tenici.
Ultima apparizione della Diedt ex "Blue Crown" alla 500 Miglia avviene nel 1952 con O'Connor che tenterà invano la qualificazione.
Ultima apparizione della Diedt ex "Blue Crown" alla 500 Miglia avviene nel 1952 con O'Connor che tenterà invano la qualificazione.
Diedt "Howard Keck Special" (1948)
Nel 1950 Mauri Rose, in rotta con il titolare delle "Blue Crown" Lou Moore, decide di partecipare alla 500 Miglia con il team di Howard Keck prendendosi subito una piccola vendetta qualificando al terzo posto la sua Diedt, molto più avanti nello schieramento delle simili vetture di Moore. Durante la gara Rose conduce in testa la gara in tre occasioni per un totale di 15 giri, ma poi perde tempo prezioso quando in occasione della sua unica sosta, a causa di un incendio al box, è costretto a lasciare l'abitacolo dell'auto per qualche minuto. Una volta rientrato in pista conclude la gara con un ottimo terzo posto in una gara interrotta dalla forte pioggia.
Per la 500 miglia di Indianapolis del 1951 la Diedt di Keck fu verniciata di nero con finiture gialle e rosse con la sponsorizzazione Pennzoil. Mauri Rose, si qualifica 14° in prova ma durante la gara, mentre era saldamente in terza posizione, la ruota posteriore destra collassa letteralmente facendo perdere il controllo della vettura che finisce ribaltandosi in un canale di scolo del campo interno alla seconda curva. Uscito indenne dall'incidente, Mauri Rose deciderà poi di abbandonare le competizioni. Questa fu l'ultima apparizione del tre volte vincitore di Indy e della Diedt del team di Howard Keck.
Per la 500 miglia di Indianapolis del 1951 la Diedt di Keck fu verniciata di nero con finiture gialle e rosse con la sponsorizzazione Pennzoil. Mauri Rose, si qualifica 14° in prova ma durante la gara, mentre era saldamente in terza posizione, la ruota posteriore destra collassa letteralmente facendo perdere il controllo della vettura che finisce ribaltandosi in un canale di scolo del campo interno alla seconda curva. Uscito indenne dall'incidente, Mauri Rose deciderà poi di abbandonare le competizioni. Questa fu l'ultima apparizione del tre volte vincitore di Indy e della Diedt del team di Howard Keck.
Diedt "Tuffanelli-Derrico Special" (1950)
Dal 1948 al 1950 Pritchard e Tuffanelli hanno sempre partecipato alla 500 miglia di Indianapolis con vetture Kurtis-Kraft. Nel 1950 però Tuffanelli commissiona a Diedt una vettura speciale, realizzata con ampio uso di alluminio, compresi i serbatoi dell'olio e del carburante, che rendono la nuova vettura a trazione anteriore più leggera di 350 libbre rispetto alle versioni precedenti. Questa vettura dipinta in marrone-oro è denominata "Tuffanelli-Derrico Special" per l'apporto finanziario di Jimmy Derrico, uno dei presunti soci in affari con Carmine della malavita di Chicago. La vettura già scesa in pista in occasione dell'International Classic Race 1950, viene iscritta alla 500 Miglia del 1951 con Mack Hellings alla guida. Dopo delle sessioni travagliate di qualificazione la 'Tuffanelli-Derrico Special' riesce a qualificarsi a fatica in ventitreesima posizione. Il giorno della gara, Hellings riesce a completare solo diciotto giri prima che l'auto venga costretta al ritiro per un pistone rotto del motore Offenhauser. La "Tuffanelli-Derrico Special" ci riprova ancora nel1952. Il pilota designato è Danny Kladis che sostituisce Hellings, morto pochi mesi prima per un incidente aereo, ma la vettura è poco competitiva e non riesce a qualificarsi per la gara.
Diedt "Ray Brady Special" (1951)
Poche e frammentarie le notizie riguardanti questa vettura Diedt motorizzata Sparks allestita in occasione della 500 Miglia del 1951 per il team Brady. Iscritta con il pilota George Fonder e presente sul circuito, sembra che non abbia partecipato alle sessioni di qualifica.