Kurtis “Meyer & Drake Special” (Belanger Special) (1949)
Nel 1949 Lou Mayer e Dale Drake, proprietari della Meyer & Drake Inc. casa costruttrice dei motori Offenhauser, commissionano a Frank Kurtis una vettura speciale per collaudare un nuovo motore sperimentale, una versione sovralimentata del motore Offy usualmente utilizzato nelle gare midget dal peso di circa 280 libbre. L'auto, in sostanza un Kurtis midget dal passo allungato, era caratterizzata dalla colorazione rossa e dal numero 99. Tony Bettenhausen, Il pilota designato a guidare il "Meyer & Drake special" dopo alcune gare incolori vince con grande facilità a DuQuoin e Detroit. All'indomani di queste vittorie, preoccupati per questa crescente superiorità tecnica, molti degli abituali clienti si lamentano con Mayer e Drake accusandoli di concorrenza sleale.
Decidono allora di vendere la vettura a Murrell Belanger che la dipinge di blu scuro con finiture dorate, conserva il numero 99 e la rinomina "Belanger Special". Il pilota è ancora Bettenhausen che si classifica nono a Springfield e sedicesimo a Del Mar dopo essere stato costretto al ritiro. Nel 1950, in occasione della 500 Miglia di indianapolis, Kenny Eaton e Emil Andres non riescono a superare le qualifiche. Lo stesso succede a Duane Carter a Milwaukee, e Harry Turner a Langhorne. In seguito agli incidenti di Carter a Springfield e Stevenson nella seconda gara di Milwaukee, il capo meccanico di Belanger, George Salih, assistito da "Frenchy" Sirois e Lujie Lesovsky rimuove il motore sperimentale Offenhauser sovralimentato, sostituendolo con un motore Offenhauser standard da 241 pollici cubici. Rinforza quindi il telaio per accogliere il nuovo motore più grande e pesante.
Alla 500 miglia del 1951, Lee Wallard sulla Belanger Special n.99 si qualifica in prima fila con il secondo tempo accanto a Duke Nalon nella "Purelube Special" con motore Novi. In gara Wallard ottiene il giro più veloce e conduce la gara in più riprese e nonostante la rottura di un tubo di scarico e un supporto dell'ammortizzatore, Wallard domina le ultime fasi della gara conducendo in testa gli ultimi 119 giri, in totale 158 giri sui 200 previsti e stabilisce un record, diventando il primo pilota a completare la 500 miglia in meno di quattro ore. Sfortunatamente una settimana dopo Wallard a seguito di un incidente subisce gravi ustioni in una gara in Pennsylvania. Tony Bettenhausen ritorna allora al volante della vettura per disputare le restanti gare del campionato AAA. La "Belanger Special" vince ben nove gare (otto di fila) su quattordici aggiudicandosi il campionato.
Jim Rathmann e Paul Russo guidano la Belanger Special durante la stagione 1952, mentre per la 500 Miglia di Indianapolis viene chiamato Tony Bettenhausen che nel corso delle prove schianta l'auto contro le barriere mancando così la qualificazione. Nel 1953 a Indy Cal Niday è solo trentesimo in prova ed è costretto al ritiro quasi subito mentre Bettenhausen riesce ad aggiudicarsi due corse del campionato.
Nel 1954 c'è l'atteso ritorno di Lee Wallard sulla Belanger n.99. Wallard si è preparato a lungo con diligenza ma dopo aver provato la vettura si rende conto che la combinazione della perdita di massa muscolare nelle braccia e nelle gambe, e intolleranza al calore del tessuto cicatriziale era troppo dura da sostenere in una gara impegnativa come la 500 miglia. Dopo aver formalizzato il ritiro viene sostituito da Jerry Hoyt che qualifica la Belanger al trentesimo posto mentre in gara è costretto al ritiro. Sam Hanks ottiene l'ultima vittoria della Belanger n. 99 nella gara di DuQuoin nel settembre 1954. L'ultima apparizione ufficiale della Balenger Special avviene nella stagione 1955 quando Eddie Sachs e poi Johnnie Parsons non riescono a qualificarsi per le gare di Milwaukee e DuQuoin.
Decidono allora di vendere la vettura a Murrell Belanger che la dipinge di blu scuro con finiture dorate, conserva il numero 99 e la rinomina "Belanger Special". Il pilota è ancora Bettenhausen che si classifica nono a Springfield e sedicesimo a Del Mar dopo essere stato costretto al ritiro. Nel 1950, in occasione della 500 Miglia di indianapolis, Kenny Eaton e Emil Andres non riescono a superare le qualifiche. Lo stesso succede a Duane Carter a Milwaukee, e Harry Turner a Langhorne. In seguito agli incidenti di Carter a Springfield e Stevenson nella seconda gara di Milwaukee, il capo meccanico di Belanger, George Salih, assistito da "Frenchy" Sirois e Lujie Lesovsky rimuove il motore sperimentale Offenhauser sovralimentato, sostituendolo con un motore Offenhauser standard da 241 pollici cubici. Rinforza quindi il telaio per accogliere il nuovo motore più grande e pesante.
Alla 500 miglia del 1951, Lee Wallard sulla Belanger Special n.99 si qualifica in prima fila con il secondo tempo accanto a Duke Nalon nella "Purelube Special" con motore Novi. In gara Wallard ottiene il giro più veloce e conduce la gara in più riprese e nonostante la rottura di un tubo di scarico e un supporto dell'ammortizzatore, Wallard domina le ultime fasi della gara conducendo in testa gli ultimi 119 giri, in totale 158 giri sui 200 previsti e stabilisce un record, diventando il primo pilota a completare la 500 miglia in meno di quattro ore. Sfortunatamente una settimana dopo Wallard a seguito di un incidente subisce gravi ustioni in una gara in Pennsylvania. Tony Bettenhausen ritorna allora al volante della vettura per disputare le restanti gare del campionato AAA. La "Belanger Special" vince ben nove gare (otto di fila) su quattordici aggiudicandosi il campionato.
Jim Rathmann e Paul Russo guidano la Belanger Special durante la stagione 1952, mentre per la 500 Miglia di Indianapolis viene chiamato Tony Bettenhausen che nel corso delle prove schianta l'auto contro le barriere mancando così la qualificazione. Nel 1953 a Indy Cal Niday è solo trentesimo in prova ed è costretto al ritiro quasi subito mentre Bettenhausen riesce ad aggiudicarsi due corse del campionato.
Nel 1954 c'è l'atteso ritorno di Lee Wallard sulla Belanger n.99. Wallard si è preparato a lungo con diligenza ma dopo aver provato la vettura si rende conto che la combinazione della perdita di massa muscolare nelle braccia e nelle gambe, e intolleranza al calore del tessuto cicatriziale era troppo dura da sostenere in una gara impegnativa come la 500 miglia. Dopo aver formalizzato il ritiro viene sostituito da Jerry Hoyt che qualifica la Belanger al trentesimo posto mentre in gara è costretto al ritiro. Sam Hanks ottiene l'ultima vittoria della Belanger n. 99 nella gara di DuQuoin nel settembre 1954. L'ultima apparizione ufficiale della Balenger Special avviene nella stagione 1955 quando Eddie Sachs e poi Johnnie Parsons non riescono a qualificarsi per le gare di Milwaukee e DuQuoin.
Chassis #327 (1949)