Ewing |
Anno di fondazione: 1949
Periodo di attività: 1950-56/1960
Sede: Los Angeles, California (USA)
Responsabile: Wayne Ewing
Periodo di attività: 1950-56/1960
Sede: Los Angeles, California (USA)
Responsabile: Wayne Ewing
Risultati:
GP disputati: 2
Partecipazioni: 8
Vittorie:
Pole Position: 1
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: PP
INDY 1960 - Sachs (Dean Van Lines)
Migliore prestazione in gara: RET (21°)
INDY 1960 - Sachs (Dean Van Lines)
Team affiliati
Pat Clancy (1950-52)
Karl Hall (1952-56)
Dean Van Lines (1960)
Joe Hunt (1960)
Motori utilizzati
Offenhauser (1950-56 /1960)
Progettisti
Wayne Ewing
GP disputati: 2
Partecipazioni: 8
Vittorie:
Pole Position: 1
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: PP
INDY 1960 - Sachs (Dean Van Lines)
Migliore prestazione in gara: RET (21°)
INDY 1960 - Sachs (Dean Van Lines)
Team affiliati
Pat Clancy (1950-52)
Karl Hall (1952-56)
Dean Van Lines (1960)
Joe Hunt (1960)
Motori utilizzati
Offenhauser (1950-56 /1960)
Progettisti
Wayne Ewing
Cenni storici
Il californiano Wayne Ewing, artigiano specializzato nella modellazione delle carrozzerie d'auto, come altri dopo la fine della guerra si dedica alla costruzione di vetture da corsa. Pat Clancy crede al suo talento e gli affida la realizzazione di una vettura per l'edizione 1950 della 500 miglia di Indianapolis. Jimmy Davies riesce a qualificare la "Pat Clancy Special" al ventisettesimo posto mentre in gara terminerà diciassettesimo. La "Pat Clancy Special" si ripresenterà ad Indy anche nel 1951 e 1952 senza tuttavia riuscire a qualificarsi.
Ewing costruisce nel 1952 un altra vettura per il team di Karl Hall che finanziata prima dalla Bardahl e in seguito dalla "Commercial Motor Freight" prenderà parte ogni anno alle qualificazioni della 500 miglia fino al 1956 senza mai riuscire a qualificarsi.
Dopo questa fallimentare esperienza nel mondo delle corse come costruttore, Ewing viene chiamato da A.J. Watson per lavorare nel reparto di carrozzeria del suo team. A lui si deve l'intuizione e realizzazione del muso arrotondato caratteristico delle Watson roadster del 1957 e della linea aerodinamica delle vetture di corsa negli anni a venire.
Verso la fine del 1959 nell'officina di Watson vengono costruite ben quattro roadster per gareggiare alla 500 miglia del 1960. Oberato dall'impegnativo lavoro, Watson deve rifiutare un quinto ordine per Al Dean titolare della ditta di trasporti Dean Van Lines e dell'omonima scuderia che dal 1953 partecipa regolarmente a tutte le edizioni della 500 miglia. Per non deludere l'importante cliente decide di prestare una serie di suoi progetti originali all'amico e collaboratore Ewing.
Ewing riesce a portare a termine la realizzazione di quest'auto derivata strettamente dalla Watson e consegna a Dean la vettura giusto in tempo per le qualificazioni della 500 miglia. Con Eddie Sachs al volante già nella prima giornata di prove demolisce tutti i record di velocità dello speedway e ottiene una strabiliante pole position. In gara la "Dean Van Lines" di Sachs si ritira per un avaria al magnete.
Dopo aver realizzato il roadster per Al Dean, Ewing riesce anche a costruire nei primi mesi del 1960 una vettura la "Joe Hunt Magneto Special" anch'essa derivante direttamente dai progetti di Watson. Con Al Herman riesce a qualificarsi al trentesimo posto mentre in gara è costretto al ritiro mentre si trovava in sedicesima posizione.
Le Ewing continueranno a correre saltuariamente sia a Indy che in varie gare del campionato AAA fino al 1965 ma senza risultati rilevanti, ormai poco competitive e superate dalle rivoluzionarie e più maneggevoli auto a motore posteriore
Ewing costruisce nel 1952 un altra vettura per il team di Karl Hall che finanziata prima dalla Bardahl e in seguito dalla "Commercial Motor Freight" prenderà parte ogni anno alle qualificazioni della 500 miglia fino al 1956 senza mai riuscire a qualificarsi.
Dopo questa fallimentare esperienza nel mondo delle corse come costruttore, Ewing viene chiamato da A.J. Watson per lavorare nel reparto di carrozzeria del suo team. A lui si deve l'intuizione e realizzazione del muso arrotondato caratteristico delle Watson roadster del 1957 e della linea aerodinamica delle vetture di corsa negli anni a venire.
Verso la fine del 1959 nell'officina di Watson vengono costruite ben quattro roadster per gareggiare alla 500 miglia del 1960. Oberato dall'impegnativo lavoro, Watson deve rifiutare un quinto ordine per Al Dean titolare della ditta di trasporti Dean Van Lines e dell'omonima scuderia che dal 1953 partecipa regolarmente a tutte le edizioni della 500 miglia. Per non deludere l'importante cliente decide di prestare una serie di suoi progetti originali all'amico e collaboratore Ewing.
Ewing riesce a portare a termine la realizzazione di quest'auto derivata strettamente dalla Watson e consegna a Dean la vettura giusto in tempo per le qualificazioni della 500 miglia. Con Eddie Sachs al volante già nella prima giornata di prove demolisce tutti i record di velocità dello speedway e ottiene una strabiliante pole position. In gara la "Dean Van Lines" di Sachs si ritira per un avaria al magnete.
Dopo aver realizzato il roadster per Al Dean, Ewing riesce anche a costruire nei primi mesi del 1960 una vettura la "Joe Hunt Magneto Special" anch'essa derivante direttamente dai progetti di Watson. Con Al Herman riesce a qualificarsi al trentesimo posto mentre in gara è costretto al ritiro mentre si trovava in sedicesima posizione.
Le Ewing continueranno a correre saltuariamente sia a Indy che in varie gare del campionato AAA fino al 1965 ma senza risultati rilevanti, ormai poco competitive e superate dalle rivoluzionarie e più maneggevoli auto a motore posteriore
Ewing "Pat Clancy Special" (1950)
Ewing "Bardahl Special" (1952)
Ewing "Dean Van Lines Special" (1959)
Ewing riesce a portare a termine la realizzazione di quest'auto derivata strettamente dalla Watson e consegna a Dean la vettura giusto in tempo per le qualificazioni della 500 miglia. Con Eddie Sachs al volante già nella prima giornata di prove demolisce tutti i record di velocità dello speedway e ottiene una strabiliante pole position. In gara la "Dean Van Lines" di Sachs si ritira per un avaria al magnete.
Dean ci riprova nel 1961 ancora con Sachs al volante e di nuovo agguanta la pole position e stavolta arriva secondo al traguardo a soli otto secondi dal vincitore A.J. Foyt.
Nel 1962 sempre con Sachs ma con la denominazione di "Autolite Special" la Ewing di Dean si classifica terza al traguardo.
Ritornata nel 1963 a Indy come "Dean Van Lines" arriva ottava con Chuck Hulse. Del 1964 la sua ultima apparizione alla 500 miglia con Don Horvath che non riesce a qualificarsi.
Dean ci riprova nel 1961 ancora con Sachs al volante e di nuovo agguanta la pole position e stavolta arriva secondo al traguardo a soli otto secondi dal vincitore A.J. Foyt.
Nel 1962 sempre con Sachs ma con la denominazione di "Autolite Special" la Ewing di Dean si classifica terza al traguardo.
Ritornata nel 1963 a Indy come "Dean Van Lines" arriva ottava con Chuck Hulse. Del 1964 la sua ultima apparizione alla 500 miglia con Don Horvath che non riesce a qualificarsi.
Ewing "Joe Hunt Magneto Special" (1960)
Dopo aver realizzato il roadster per Al Dean, Ewing riesce anche a costruire nei primi mesi del 1960 una vettura la "Joe Hunt Magneto Special" anch'essa derivante direttamente dai progetti di Watson. La bella vettura caratterizzata dall'accattivante decorazione con fulmini (disegno originale del figlio quattordicenne di Joe Hunt) riesce a qualificarsi con Al Herman al trentesimo posto mentre in gara è costretto al ritiro mentre si trovava in sedicesima posizione. Nell'edizione 1961 della 500 miglia, guidata in tre distinti tentativi da Danny Jones, Don Freeland e Paul Russo, non riesce a qualificarsi. Altri tre tentativi di qualificazione nel 1962 con Keith Rachewitz, Chuck Arnold e Jim Hurtubise, ma medesimo, deludente, risultato finale. Ci riprovano Jimmy Daywalt nel 1963 e Chuck Rodee nel 1963 e 1964 ma invano.