Hoyt |
Anno di fondazione:
Periodo di attività: 1950
Sede: Chicago? (USA)
Responsabile: Art Hoyt
Periodo di attività: 1950
Sede: Chicago? (USA)
Responsabile: Art Hoyt
Risultati:
GP disputati: /
Partecipazioni: 1
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: NQ
INDY 1950 - Mike Burch (Eddie Shreve)
INDY 1950 - Billy Earl (Eddie Shreve)
Migliore prestazione in gara:
Team affiliati
Eddie Shreve (1950)
Motori utilizzati
Ford (1950)
Progettisti
Art Hoyt (1950)
GP disputati: /
Partecipazioni: 1
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: NQ
INDY 1950 - Mike Burch (Eddie Shreve)
INDY 1950 - Billy Earl (Eddie Shreve)
Migliore prestazione in gara:
Team affiliati
Eddie Shreve (1950)
Motori utilizzati
Ford (1950)
Progettisti
Art Hoyt (1950)
Cenni storici
Nel 1947 Thane Houser e suo figlio Norm presero la decisione di prendere parte alla 500 Miglia di quell'anno. A tal scopo incaricano l'esperto meccanico Art Hoyt (padre del pilota Jerry Hoyt che ottenne la pole position alla Indy 500 del 1955) di allestire una vettura adatta allo scopo. Venne acquistata una vecchia Miller con motore Offenhauser risalente agli anni trenta di proprietà di Joel Thorne. Il motore Offenhauser è stato sostituito con un Ford flathead V8 e Robert Allison, un agente immobiliare locale di Indianapolis, ha provveduto a trovare una sponsorizzazione e il necessario supporto finanziario all'impresa.
L'auto pronta per la corsa di Indianapolis del 1947, con Norm Houser al volante tenta senza successo la qualificazione.
Dopo il tentativo fallito, nel 1948 l'auto viene venduta ad un agente di polizia di Indianapolis di nome Ed Shreve che affidò l'auto ad Art Hoyt, che ricostruì il motore e aggiunse molti aggiornamenti tra cui testate Grancor in alluminio e collettore di aspirazione con quattro Stromberg a doppia canna 81 carburatori e magnete da corsa. Vengono sostituite le sospensioni posteriori ma l'assale anteriore rimane quello originale Miller. Inoltre restringendo il telaio, l'originaria configurazione della vettura a due posti viene convertita a monoposto. Nel 1950 finalmente, dopo questi miglioramenti, l'auto, ora soprannominata "Shreve Special", è pronta a scendere in pista in occasione della 500 Miglia.
Shreve riesce ad assicurarsi la sponsorizzazione del concessionario Ford e presentatore ufficiale della pista di Indianapolis, George Hoster. Ad uno dei dipendenti di Hoster, Mike Burch, viene affidato il volante dell'auto per la gara. Burch riesce a qualificare l'auto ma alle verifiche viene poi squalificato per non aver superato l'esame di idoneità fisica. La squadra allora chiama Billy Earl a sostituire Burch. Purtroppo non riesce ad eguagliare le velocità di qualificazione del collega e l'auto rimane esclusa dalla gara.
Dopo questo ulteriore insuccessola vettura viene messa in un deposito dove è rimasta fino agli anni '90 quando è stata acquistata da un collezionista che ne ha provveduto al completo restauro.
L'auto pronta per la corsa di Indianapolis del 1947, con Norm Houser al volante tenta senza successo la qualificazione.
Dopo il tentativo fallito, nel 1948 l'auto viene venduta ad un agente di polizia di Indianapolis di nome Ed Shreve che affidò l'auto ad Art Hoyt, che ricostruì il motore e aggiunse molti aggiornamenti tra cui testate Grancor in alluminio e collettore di aspirazione con quattro Stromberg a doppia canna 81 carburatori e magnete da corsa. Vengono sostituite le sospensioni posteriori ma l'assale anteriore rimane quello originale Miller. Inoltre restringendo il telaio, l'originaria configurazione della vettura a due posti viene convertita a monoposto. Nel 1950 finalmente, dopo questi miglioramenti, l'auto, ora soprannominata "Shreve Special", è pronta a scendere in pista in occasione della 500 Miglia.
Shreve riesce ad assicurarsi la sponsorizzazione del concessionario Ford e presentatore ufficiale della pista di Indianapolis, George Hoster. Ad uno dei dipendenti di Hoster, Mike Burch, viene affidato il volante dell'auto per la gara. Burch riesce a qualificare l'auto ma alle verifiche viene poi squalificato per non aver superato l'esame di idoneità fisica. La squadra allora chiama Billy Earl a sostituire Burch. Purtroppo non riesce ad eguagliare le velocità di qualificazione del collega e l'auto rimane esclusa dalla gara.
Dopo questo ulteriore insuccessola vettura viene messa in un deposito dove è rimasta fino agli anni '90 quando è stata acquistata da un collezionista che ne ha provveduto al completo restauro.