Anno di fondazione: 1914
Periodo di attività: 1950-53/1957/1959
Sede: Bologna (fino al 1939) Modena (ITA)
Responsabile: Adolfo Orsi
Periodo di attività: 1950-53/1957/1959
Sede: Bologna (fino al 1939) Modena (ITA)
Responsabile: Adolfo Orsi
Risultati:
GP disputati: 2
Partecipazioni: 6
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: 14°
INDY 1950 - Webb (Cott - Fadely-Anderson)
Migliore prestazione in gara: 20°
INDY 1950 - Webb (Cott - Fadely-Anderson)
Team affiliati
Cott Motor Corp. (1950/1952-53)
Barzda (1951-53)
Indianapolis Race Cars (1950)
Coast Grain (1950)
Maserati Race Cars (1951)
Speed Partners (1952)
Robert McManus (1953)
Officine Alfieri Maserati (1950)
Morgan Engineering (1957)
Scuderia Eldorado (1959)
Motori utilizzati
Maserati (1950-53/1957/1959)
Offenhauser (1950-53)
Progettisti
Ernesto Maserati
Alberto Massimino
GP disputati: 2
Partecipazioni: 6
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: 14°
INDY 1950 - Webb (Cott - Fadely-Anderson)
Migliore prestazione in gara: 20°
INDY 1950 - Webb (Cott - Fadely-Anderson)
Team affiliati
Cott Motor Corp. (1950/1952-53)
Barzda (1951-53)
Indianapolis Race Cars (1950)
Coast Grain (1950)
Maserati Race Cars (1951)
Speed Partners (1952)
Robert McManus (1953)
Officine Alfieri Maserati (1950)
Morgan Engineering (1957)
Scuderia Eldorado (1959)
Motori utilizzati
Maserati (1950-53/1957/1959)
Offenhauser (1950-53)
Progettisti
Ernesto Maserati
Alberto Massimino
Cenni storici
Nella lunga storia della 500 miglia di Indianapolis, il nome Maserati compare per la prima volta nel 1930, quando vengono iscritte alla gara due Tipo 26B, guidate da Baconin Borzacchini e Letterio Cucinotta; entrambe le vetture si qualificano in fondo allo schieramento. Borzacchini si ritira dopo pochi giri mentre Cucinotta arriva in fondo alla gara classificandosi dodicesimo.
Nell'edizione 1937 ritroviamo una Maserati V8RI del 1935 iscritta da Henry Topping con il pilota Babe Stapp alla guida che si qualifica al trentunesimo posto in griglia e trentunesimo anche in gara dopo il ritiro dovuto a un guasto alla frizione.
Nel 1938 Michael J. Boyle, per la 500 miglia decide di acquistare per il suo team una Maserati 6CM (un 6 cilindri di 1.500 cc) da affiancare alla Miller guidata da Hemmings. La Maserati "Boyle Special" viene portata in pista da Mauri Rose che si qualifica nono e termina la gara in tredicesima posizione. Boyle si rende conto che il suo vecchio Miller non poteva sostenere un ulteriore aumento di prestazioni e rimasto impressionato dalla Maserati 6CM che bene si era comportata nella gara, decide di acquistare una delle Maserati 8CTF (8 cilindri, Testa Fissa) con motore sovralimentato da tre litri che in Europa gareggiavano ad alti livelli con Alfa Romeo, Auto Union e Mercedes. Boyle invia alle Officine Maserati il suo capo meccanico Harry “Cotton” Henning per formalizzare l'acquisto di una Maserati 8CTF (la terza delle sole tre costruite) più un motore di scorta. Rientrato negli Stati Uniti Henning si mette al lavoro per sviluppare e conformare alle esigenze della gara di Indy la vettura italiana.
Pronta per l'edizione del 1939, la vettura viene affidata a Wilbur Shaw che si qualifica brillantemente in terza posizione. Durante la gara, lotta a lungo con la Miller-Ford Offenhauser di Cliff Bergere per poi prendere definitivamente il comando e concludere vittorioso. Questa sarà la prima volta assoluta di una vettura italiana ad aggiudicarsi la 500 miglia di Indianapolis. Ma altre Maserati sono presente alla gara: la V8RI del team di Dick Wharton con il pilota Deacon Litz si qualifica trentunesimo e si classifica ultimo in gara, ritirato per un guasto alle valvole del motore. Non riescono invece a qualificarsi con Maserati V8RI, George Robson (futuro vincitore dell'edizione 1946) e Henry Banks.
Nel 1940 mentre in Europa a causa della guerra venivano cessate tutte le competizioni automobilistiche, negli Stati uniti si continua regolarmente a correre. La Maserati 8CTF "Boyle Special" è di nuovo nuovo schierata alla 500 miglia. Iscritta stavolta con il numero 1 sulle fiancate e guidata ancora da Shaw, si qualifica in seconda posizione in griglia. La gara è caratterizzata dalla presenza della pioggia che costringe i piloti a rallentare e guidare con prudenza. Alla fine la Maserati di Shaw arriva nuovamente prima al traguardo. Shaw diventa il primo pilota ad aggiudicarsi tre vittorie in soli quattro anni e vincere per due volte consecutive la 500 Miglia al volante della stessa vettura. Alla gara sono presenti anche le altre due Maserati 8CTF prodotte dalla casa bolognese e acquistate da Lucille Schell fuggita dall'Europa in piena guerra, da poco diventata vedova e che ora intrepidamente da sola gestisce l'Ecurie Lucy O'Reilly-Schell e presente con i piloti Rene Dreyfus e Rene Le Begue. Dreyfus non riesce a superare la qualificazione mentre Le Begue partito dal fondo dello schieramento riesce alla fine a classificarsi decimo condividendo l'auto con Dreyfus.
Raul Riganti su Maserati 8CL decorata con i colori biancoazzuri dell'Argentina, si qualifica ventiquattresimo ma in gara, a seguito di un incidente, si ritira classificandosi ultimo, mentre Henry Banks su Maserati V8RI del team Cheesman manca nuovamente la qualificazione.
Dopo la 500 miglia, Lucy O'Reilly vende le sue Maserati a Lou Moore che le mette a punto per l'edizione 1941. Le vetture ora sponsorizzate dalla Elgin Piston Ring vengono affidate a Mauri Rose e Duke Nalon. Rose ottiene la pole position mentre Nalon si qualifica trentesimo. E' di nuovo presente anche Wilbur Shaw con la "Boyle Special" che si qualifica terzo. Durante la gara al 152° giro, dei 200, Shaw stava conducendo la gara quando una ruota si è collassata costringendolo al ritiro sfumando così la possibilità di vedere una Maserati vincente per tre volte di fila. Non troppo bene vanno le Maserati di Moore: Duke Nalon si classifica quindicesimo mentre Mauri Rose dopo essere stato al comando per sei giri si ritira dopo sessanta giri per un guasto alle candele. Riprende però la gara salendo sulla terza auto di Lou Moore, la Wetteroth di Floyd Davis con cui in condivisione otterrà la vittoria.
Nel 1946 alla ripresa nel dopoguerra della 500 miglia si ripresentano e si qualificano tutte e tre le Maserati 8CTF, sostanzialmente invariate dal 1941. Ted Horn sulla "Boyle Racing Headquarters" si qualifica settimo, Emil Andres sulla "Elgin Piston Pin Special" di Frank Brisko undicesimo e Russell Snowberger sulla "Jim Hussey's/R.A. Cott" decimo. In gara tutte e tre arriveranno al traguardo con ottimi piazzamenti. Horn arriverà terzo davanti a Andres mentre Snowberger si classificherà dodicesimo. Direttamente dall'Italia arrivano, iscritte da Corrado Filippini della "Scuderia Milan", tre nuove Maserati: una 8CL tre litri per Gigi Villoresi e due piccole 4CL 1,5 litri da affidare a Tazio Nuvolari e un pilota americano da designare. Nuvolari dopo la prestigiosa vittoria alla Coppa Vanderbilt del 1936 deve rinunciare al ritorno in terra americana per l'improvvisa morte del figlio. La vettura sarà affidata a un altro grande campione degli anni anteguerra: Achille Varzi mentre il pilota americano scelto per la gara sarà Duke Nalon. L'assistenza tecnica alle vetture verrà fornita da Cotton Henning, capo dell'equipe di meccanici della Boyle Racing. Solo Villoresi (28°) e Nalon (32°) riescono a qualificarsi. In gara Villoresi nonostante le continue fermate ai box per piccole riparazioni riesce ad ottenere un buon settimo posto mentre Nalon dopo aver raggiunto la quarta posizione è costretto al ritiro dopo 60 giri. Harry Schell, figlio di Lucy O'Reilly e Laury Schell, ora titolare della O'Reilly-Schell iscrive tre vetture italiane: un Alfa Romeo 308 e due Maserati 8CM per se e per Louis Gerard senza tuttavia riuscire a superare le qualifiche. Anche due obsolete Maserati V8RI già presenti nell'edizione 1939 della 500 miglia, partecipano alle prove senza riuscire a qualificarsi. La vettura ex George Robson comprata e guidata dall' appassionato di corse James Brubacker, e la ex Dick Wharton Racing portata in gara da Deacon Litz ora proprietà di Milt Marion con alla guida Tommy Hinnershitz.
Nel 1947 sono presenti alla gara solo due Maserati 8CL: la "Boyle Special" di Cotton Henning dello scorso anno ora chiamata "Bennett Brothers Special", passa dal colore rosso scuro a nero e oro ma non cambia l'esperto pilota, Ted Horn che mostra subito il potenziale immutato della vettura conquistando la pole position e classificandosi in gara terzo. L'altra Maserati iscritta da R.A. Cott, ora chiamata "Federal Engineering", vede di nuovo Snowberger alla guida, sesto in prova e diciannovesimo al traguardo dopo il ritiro dovuto a un avaria alla pompa dell'olio. Di nuovo presente Jim Brubaker con la sua Maserati V8RI "Jack Maurer Special" ma non supera le qualifiche.
Da segnalare la presenza della "Kennedy Tank" di Les Anderson, un ibrido con telaio Maserati V8RI e motore Offenhauser che si classificherà undicesimo al traguardo.
Nel 1948 la Maserati 8CL di Henning ,"Bennett Brothers Special" dopo essersi qualificata con Horn con il quinto tempo ottiene un ottimo quarto posto finale, mentre le altre 8CL, la "Federal Engineering" di R.A. Cott guidata da Paul Russo e la "Frank Lynch Motors" di Frank Brisko con il pilota Harry McQuinn si ritirano dopo pochissimi giri. Presenza ormai quasi familiare quella di Brubaker che invano cerca di qualificare la sua obsoleta Maserati V8RI mentre un altra, vista a Indy nel 1946, di proprietà di Milt Marion viene venduta ai fratelli Granatelli che in grande stile (e incoscienza) nella loro emergente officina "Grancor Auto Specialists" riescono ad allestire ben cinque vetture per le qualificazioni della 500 miglia: due Miller Ford, una Grancor Ford, una Offenhauser-Miller Ford e la Maserati V8RI "Grancor Special" guidata da Walt Brown che non riesce a qualificarsi come tutte le altre auto iscritte dal team.
Nel 1949 un consorzio chiamato "Indianapolis Race Cars Incorporated" rileva la Maserati 8CL "Bennett Brothers" e acquista anche la 8CL che Villoresi aveva guidato nel 1946 e che dopo due anni di corse tra Europa e Sudamerica ritornava di nuovo a Indy. Lee Wallard guiderà la Maserati ex Hennings mentre a Fred Agabashian toccherà la Maserati ex Villoresi. Le altre due Maserati 8CL "Federal Engineering" di R.A. Cott con i piloti Sam Hanks e Henry Banks non superano le qualificazioni. I fratelli Granatelli intervengono pesantemente sulla loro V8RI sostituendo il motore Maserati con un Offenhauser, ne cambiano la carrozzeria e mantengono solo dell'originale Maserati telaio, sospensioni e freni. Questo ibrido Grancor viene venduto ad un giovane pilota emergente, Jim Rathmann con il quale però non riesce a qualificarsi, costringendolo a riprovare - stavolta positivamente - con una più affidabile Wetteroth Offy. Ultima e definitiva presenza in prova di Brubaker che di nuovo manca la qualificazione con la sua V8RI.
In vista della 500 Miglia del 1950, valida come punteggio per il campionato del mondo di F1, i piloti Nino Farina e Francesco Rol sollecitavano le Officine Maserati, a realizzare una nuova vettura appositamente per la gara in questione. Sviluppato da due motori 4CLT imbullonati assieme, Il potente motore 8 cilindri veniva installato sopra un telaio tubolare 8 cilindri. Le due Maserati denominate 8CLT/50 però non arrivarono mai a correre a Indianapolis. Il progetto venne abbandonato così come le due vetture speciali che rimasero inutilizzate fino al 195 quando entrambe furono acquistate per correre in Nuova Zelanda.
Nello stesso anno, Cott sostituisce il motore Maserati di una delle vetture con un motore Offenhauser a 4 cilindri, rinominata ora "Fadeley-Anderson Special" con alla guida Spider Webb si qualifica in quattordicesima posizione e in gara arriva ventesimo al traguardo. Kladis, sulla Federal Engineering Detroit Special" non riesce a qualificarsi. Anche il team "Indianapolis Race Cars Incorporated" si presenta con la vettura di Banks con il motore Maserati sostituito da un Offenhauser. Banks supera le qualifiche e in gara si classificherà venticinquesimo. L'altra vettura del team viene affidata al giovane debuttante Bill Vukovich che non supererà le qualificazioni. La Maserati V8RI ex Rathmann viene acquistata da Bob Weinberg della "Coast Grain" che con i piloti Manuel Ayulo e Jim Rigsby tenta la qualificazione senza tuttavia riuscirci.
Nel 1951 la "Indianapolis Race Cars Incorporated" viene rilevata da una società chiamata "Maserati Race Cars" di proprietà di Roger Wolcott e Sylvester Johnson, che iscrive le due vetture dell'anno precedente ma solo la Maserati 8CL Offenhauser si presenta alle prove. Condotta da Johnny McDowell e con un Offy 3 litri sovralimentato, si qualifica ventiseiesima ma in gara è costretta al ritiro dopo pochi giri. Joe Bardza rileva le vetture di Cott e tenta personalmente di qualificare la Maserati Offenhauser - ora chiamata "California Speed & Sport Shop Special" senza riuscirci. L'altra Maserati, ora "Auto Accessories Company Special" viene affidata a Bud Sennett ma neppure lui supera le qualifiche.
Nel 1952 Joe Barzda conduce nuovamente la sua "California Speed Shop Special" , Carl Forberg è al volante della "Fadely-Anderson Special" di Richard Cott, e Jackie Holmes è pilota della Maserati della "Speed Partners". Tutte e tre le Maserati non riescono a qualificarsi per la 500 miglia.
Nel 1953 ultima apparizione per la gloriosa e ormai vetusta Maserati 8CTF. Barzda sulla sua vettura e Spider Webb alla guida della "Fadely-Anderson Special" falliscono la qualificazione, così come Roy Newman sulla Maserati 8CL di McManus ex MRC.
Ritroviamo una Maserati qualche anno dopo nell'edizione 1957 della 500 Miglia. Marguerite Morgan della "Morgan Engineering" iscrive una vecchia Maserati 4CLT/48 ex Franco Rol del 1950 con alla guida Danny Kladis che non riesce a superare le qualificazioni.
Nel 1958 Gino Zanetti imprenditore di una famosa azienda di gelati, la Eldorado, chiede a Maserati di realizzare una vettura per partecipare alla seconda edizione della Corsa dei Due Mondi, una competizione annuale di 500 Miglia come Indianapolis che si disputa sul circuito di Monza e che riunisce il meglio dell'evoluzione motoristica sportiva di Stati Uniti ed Europa.
Maserati realizza appositamente la 420M/58, anche chiamata "Maserati Eldorado" dal nome del suo sponsor, che compare con evidenza sulla carrozzeria di colore bianco. La vettura viene affidata alla guida esperta di Stirling Moss, che durante la gara è costretto al ritiro dopo uno spaventoso incidente da cui esce illeso, dovuto alla rottura dello sterzo.
Nel 1959 l'auto danneggiata viene ricostruita in vista della sua partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis. Verniciata interamente di rosso mantiene ancora la sponsorizzazione Eldorado, Ralph Liguori è il pilota americano designato a pilotarla, ma sottostimati problemi legati alla carburazione, dovuti all'alta percentuale di alcool presente nei carburanti americani, gli hanno impedito di qualificarsi per la gara.
Nell'edizione 1937 ritroviamo una Maserati V8RI del 1935 iscritta da Henry Topping con il pilota Babe Stapp alla guida che si qualifica al trentunesimo posto in griglia e trentunesimo anche in gara dopo il ritiro dovuto a un guasto alla frizione.
Nel 1938 Michael J. Boyle, per la 500 miglia decide di acquistare per il suo team una Maserati 6CM (un 6 cilindri di 1.500 cc) da affiancare alla Miller guidata da Hemmings. La Maserati "Boyle Special" viene portata in pista da Mauri Rose che si qualifica nono e termina la gara in tredicesima posizione. Boyle si rende conto che il suo vecchio Miller non poteva sostenere un ulteriore aumento di prestazioni e rimasto impressionato dalla Maserati 6CM che bene si era comportata nella gara, decide di acquistare una delle Maserati 8CTF (8 cilindri, Testa Fissa) con motore sovralimentato da tre litri che in Europa gareggiavano ad alti livelli con Alfa Romeo, Auto Union e Mercedes. Boyle invia alle Officine Maserati il suo capo meccanico Harry “Cotton” Henning per formalizzare l'acquisto di una Maserati 8CTF (la terza delle sole tre costruite) più un motore di scorta. Rientrato negli Stati Uniti Henning si mette al lavoro per sviluppare e conformare alle esigenze della gara di Indy la vettura italiana.
Pronta per l'edizione del 1939, la vettura viene affidata a Wilbur Shaw che si qualifica brillantemente in terza posizione. Durante la gara, lotta a lungo con la Miller-Ford Offenhauser di Cliff Bergere per poi prendere definitivamente il comando e concludere vittorioso. Questa sarà la prima volta assoluta di una vettura italiana ad aggiudicarsi la 500 miglia di Indianapolis. Ma altre Maserati sono presente alla gara: la V8RI del team di Dick Wharton con il pilota Deacon Litz si qualifica trentunesimo e si classifica ultimo in gara, ritirato per un guasto alle valvole del motore. Non riescono invece a qualificarsi con Maserati V8RI, George Robson (futuro vincitore dell'edizione 1946) e Henry Banks.
Nel 1940 mentre in Europa a causa della guerra venivano cessate tutte le competizioni automobilistiche, negli Stati uniti si continua regolarmente a correre. La Maserati 8CTF "Boyle Special" è di nuovo nuovo schierata alla 500 miglia. Iscritta stavolta con il numero 1 sulle fiancate e guidata ancora da Shaw, si qualifica in seconda posizione in griglia. La gara è caratterizzata dalla presenza della pioggia che costringe i piloti a rallentare e guidare con prudenza. Alla fine la Maserati di Shaw arriva nuovamente prima al traguardo. Shaw diventa il primo pilota ad aggiudicarsi tre vittorie in soli quattro anni e vincere per due volte consecutive la 500 Miglia al volante della stessa vettura. Alla gara sono presenti anche le altre due Maserati 8CTF prodotte dalla casa bolognese e acquistate da Lucille Schell fuggita dall'Europa in piena guerra, da poco diventata vedova e che ora intrepidamente da sola gestisce l'Ecurie Lucy O'Reilly-Schell e presente con i piloti Rene Dreyfus e Rene Le Begue. Dreyfus non riesce a superare la qualificazione mentre Le Begue partito dal fondo dello schieramento riesce alla fine a classificarsi decimo condividendo l'auto con Dreyfus.
Raul Riganti su Maserati 8CL decorata con i colori biancoazzuri dell'Argentina, si qualifica ventiquattresimo ma in gara, a seguito di un incidente, si ritira classificandosi ultimo, mentre Henry Banks su Maserati V8RI del team Cheesman manca nuovamente la qualificazione.
Dopo la 500 miglia, Lucy O'Reilly vende le sue Maserati a Lou Moore che le mette a punto per l'edizione 1941. Le vetture ora sponsorizzate dalla Elgin Piston Ring vengono affidate a Mauri Rose e Duke Nalon. Rose ottiene la pole position mentre Nalon si qualifica trentesimo. E' di nuovo presente anche Wilbur Shaw con la "Boyle Special" che si qualifica terzo. Durante la gara al 152° giro, dei 200, Shaw stava conducendo la gara quando una ruota si è collassata costringendolo al ritiro sfumando così la possibilità di vedere una Maserati vincente per tre volte di fila. Non troppo bene vanno le Maserati di Moore: Duke Nalon si classifica quindicesimo mentre Mauri Rose dopo essere stato al comando per sei giri si ritira dopo sessanta giri per un guasto alle candele. Riprende però la gara salendo sulla terza auto di Lou Moore, la Wetteroth di Floyd Davis con cui in condivisione otterrà la vittoria.
Nel 1946 alla ripresa nel dopoguerra della 500 miglia si ripresentano e si qualificano tutte e tre le Maserati 8CTF, sostanzialmente invariate dal 1941. Ted Horn sulla "Boyle Racing Headquarters" si qualifica settimo, Emil Andres sulla "Elgin Piston Pin Special" di Frank Brisko undicesimo e Russell Snowberger sulla "Jim Hussey's/R.A. Cott" decimo. In gara tutte e tre arriveranno al traguardo con ottimi piazzamenti. Horn arriverà terzo davanti a Andres mentre Snowberger si classificherà dodicesimo. Direttamente dall'Italia arrivano, iscritte da Corrado Filippini della "Scuderia Milan", tre nuove Maserati: una 8CL tre litri per Gigi Villoresi e due piccole 4CL 1,5 litri da affidare a Tazio Nuvolari e un pilota americano da designare. Nuvolari dopo la prestigiosa vittoria alla Coppa Vanderbilt del 1936 deve rinunciare al ritorno in terra americana per l'improvvisa morte del figlio. La vettura sarà affidata a un altro grande campione degli anni anteguerra: Achille Varzi mentre il pilota americano scelto per la gara sarà Duke Nalon. L'assistenza tecnica alle vetture verrà fornita da Cotton Henning, capo dell'equipe di meccanici della Boyle Racing. Solo Villoresi (28°) e Nalon (32°) riescono a qualificarsi. In gara Villoresi nonostante le continue fermate ai box per piccole riparazioni riesce ad ottenere un buon settimo posto mentre Nalon dopo aver raggiunto la quarta posizione è costretto al ritiro dopo 60 giri. Harry Schell, figlio di Lucy O'Reilly e Laury Schell, ora titolare della O'Reilly-Schell iscrive tre vetture italiane: un Alfa Romeo 308 e due Maserati 8CM per se e per Louis Gerard senza tuttavia riuscire a superare le qualifiche. Anche due obsolete Maserati V8RI già presenti nell'edizione 1939 della 500 miglia, partecipano alle prove senza riuscire a qualificarsi. La vettura ex George Robson comprata e guidata dall' appassionato di corse James Brubacker, e la ex Dick Wharton Racing portata in gara da Deacon Litz ora proprietà di Milt Marion con alla guida Tommy Hinnershitz.
Nel 1947 sono presenti alla gara solo due Maserati 8CL: la "Boyle Special" di Cotton Henning dello scorso anno ora chiamata "Bennett Brothers Special", passa dal colore rosso scuro a nero e oro ma non cambia l'esperto pilota, Ted Horn che mostra subito il potenziale immutato della vettura conquistando la pole position e classificandosi in gara terzo. L'altra Maserati iscritta da R.A. Cott, ora chiamata "Federal Engineering", vede di nuovo Snowberger alla guida, sesto in prova e diciannovesimo al traguardo dopo il ritiro dovuto a un avaria alla pompa dell'olio. Di nuovo presente Jim Brubaker con la sua Maserati V8RI "Jack Maurer Special" ma non supera le qualifiche.
Da segnalare la presenza della "Kennedy Tank" di Les Anderson, un ibrido con telaio Maserati V8RI e motore Offenhauser che si classificherà undicesimo al traguardo.
Nel 1948 la Maserati 8CL di Henning ,"Bennett Brothers Special" dopo essersi qualificata con Horn con il quinto tempo ottiene un ottimo quarto posto finale, mentre le altre 8CL, la "Federal Engineering" di R.A. Cott guidata da Paul Russo e la "Frank Lynch Motors" di Frank Brisko con il pilota Harry McQuinn si ritirano dopo pochissimi giri. Presenza ormai quasi familiare quella di Brubaker che invano cerca di qualificare la sua obsoleta Maserati V8RI mentre un altra, vista a Indy nel 1946, di proprietà di Milt Marion viene venduta ai fratelli Granatelli che in grande stile (e incoscienza) nella loro emergente officina "Grancor Auto Specialists" riescono ad allestire ben cinque vetture per le qualificazioni della 500 miglia: due Miller Ford, una Grancor Ford, una Offenhauser-Miller Ford e la Maserati V8RI "Grancor Special" guidata da Walt Brown che non riesce a qualificarsi come tutte le altre auto iscritte dal team.
Nel 1949 un consorzio chiamato "Indianapolis Race Cars Incorporated" rileva la Maserati 8CL "Bennett Brothers" e acquista anche la 8CL che Villoresi aveva guidato nel 1946 e che dopo due anni di corse tra Europa e Sudamerica ritornava di nuovo a Indy. Lee Wallard guiderà la Maserati ex Hennings mentre a Fred Agabashian toccherà la Maserati ex Villoresi. Le altre due Maserati 8CL "Federal Engineering" di R.A. Cott con i piloti Sam Hanks e Henry Banks non superano le qualificazioni. I fratelli Granatelli intervengono pesantemente sulla loro V8RI sostituendo il motore Maserati con un Offenhauser, ne cambiano la carrozzeria e mantengono solo dell'originale Maserati telaio, sospensioni e freni. Questo ibrido Grancor viene venduto ad un giovane pilota emergente, Jim Rathmann con il quale però non riesce a qualificarsi, costringendolo a riprovare - stavolta positivamente - con una più affidabile Wetteroth Offy. Ultima e definitiva presenza in prova di Brubaker che di nuovo manca la qualificazione con la sua V8RI.
In vista della 500 Miglia del 1950, valida come punteggio per il campionato del mondo di F1, i piloti Nino Farina e Francesco Rol sollecitavano le Officine Maserati, a realizzare una nuova vettura appositamente per la gara in questione. Sviluppato da due motori 4CLT imbullonati assieme, Il potente motore 8 cilindri veniva installato sopra un telaio tubolare 8 cilindri. Le due Maserati denominate 8CLT/50 però non arrivarono mai a correre a Indianapolis. Il progetto venne abbandonato così come le due vetture speciali che rimasero inutilizzate fino al 195 quando entrambe furono acquistate per correre in Nuova Zelanda.
Nello stesso anno, Cott sostituisce il motore Maserati di una delle vetture con un motore Offenhauser a 4 cilindri, rinominata ora "Fadeley-Anderson Special" con alla guida Spider Webb si qualifica in quattordicesima posizione e in gara arriva ventesimo al traguardo. Kladis, sulla Federal Engineering Detroit Special" non riesce a qualificarsi. Anche il team "Indianapolis Race Cars Incorporated" si presenta con la vettura di Banks con il motore Maserati sostituito da un Offenhauser. Banks supera le qualifiche e in gara si classificherà venticinquesimo. L'altra vettura del team viene affidata al giovane debuttante Bill Vukovich che non supererà le qualificazioni. La Maserati V8RI ex Rathmann viene acquistata da Bob Weinberg della "Coast Grain" che con i piloti Manuel Ayulo e Jim Rigsby tenta la qualificazione senza tuttavia riuscirci.
Nel 1951 la "Indianapolis Race Cars Incorporated" viene rilevata da una società chiamata "Maserati Race Cars" di proprietà di Roger Wolcott e Sylvester Johnson, che iscrive le due vetture dell'anno precedente ma solo la Maserati 8CL Offenhauser si presenta alle prove. Condotta da Johnny McDowell e con un Offy 3 litri sovralimentato, si qualifica ventiseiesima ma in gara è costretta al ritiro dopo pochi giri. Joe Bardza rileva le vetture di Cott e tenta personalmente di qualificare la Maserati Offenhauser - ora chiamata "California Speed & Sport Shop Special" senza riuscirci. L'altra Maserati, ora "Auto Accessories Company Special" viene affidata a Bud Sennett ma neppure lui supera le qualifiche.
Nel 1952 Joe Barzda conduce nuovamente la sua "California Speed Shop Special" , Carl Forberg è al volante della "Fadely-Anderson Special" di Richard Cott, e Jackie Holmes è pilota della Maserati della "Speed Partners". Tutte e tre le Maserati non riescono a qualificarsi per la 500 miglia.
Nel 1953 ultima apparizione per la gloriosa e ormai vetusta Maserati 8CTF. Barzda sulla sua vettura e Spider Webb alla guida della "Fadely-Anderson Special" falliscono la qualificazione, così come Roy Newman sulla Maserati 8CL di McManus ex MRC.
Ritroviamo una Maserati qualche anno dopo nell'edizione 1957 della 500 Miglia. Marguerite Morgan della "Morgan Engineering" iscrive una vecchia Maserati 4CLT/48 ex Franco Rol del 1950 con alla guida Danny Kladis che non riesce a superare le qualificazioni.
Nel 1958 Gino Zanetti imprenditore di una famosa azienda di gelati, la Eldorado, chiede a Maserati di realizzare una vettura per partecipare alla seconda edizione della Corsa dei Due Mondi, una competizione annuale di 500 Miglia come Indianapolis che si disputa sul circuito di Monza e che riunisce il meglio dell'evoluzione motoristica sportiva di Stati Uniti ed Europa.
Maserati realizza appositamente la 420M/58, anche chiamata "Maserati Eldorado" dal nome del suo sponsor, che compare con evidenza sulla carrozzeria di colore bianco. La vettura viene affidata alla guida esperta di Stirling Moss, che durante la gara è costretto al ritiro dopo uno spaventoso incidente da cui esce illeso, dovuto alla rottura dello sterzo.
Nel 1959 l'auto danneggiata viene ricostruita in vista della sua partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis. Verniciata interamente di rosso mantiene ancora la sponsorizzazione Eldorado, Ralph Liguori è il pilota americano designato a pilotarla, ma sottostimati problemi legati alla carburazione, dovuti all'alta percentuale di alcool presente nei carburanti americani, gli hanno impedito di qualificarsi per la gara.
Maserati 8CTF (1938)
Sono state costruite solo tre vetture 8CTF caratterizzate dai numeri di telaio 3030, 3031 e 3032. I telai 3030 e 3031 furono utilizzati dai piloti Varzi, Villoresi e Trossi della squadra ufficiale Maserati nelle stagioni 1938 e 1939 con mediocri risultati tranne un terzo posto conquistato da Paul Pietsch nel GP di Germania 1939. Successivamente furono vendute a Laury Schell e Lucy O'Reilly, che le iscrivono al GP di Svizzera con Raph e Dreyfus che si classificherà ottavo. Nel 1940 con L'incalzare degli eventi bellici decide di trasferire scuderia e auto negli Stati Uniti dove parteciperanno alla 500 Miglia con Le Begue e Dreyfus che si classificherà decimo. Nel 1941 le due 8CTF vengono vendute e si presentano alla 500 miglia come "Elgin Piston Pin Special" guidate da Duke Nalon (3031) e Mauri Rose (3030) che conquista la pole position. Le auto in seguito cambiarono vari proprietari e vennero iscritte alla 500 miglia altre quattro volte ma con scarso successo. Il telaio 3032 fu venduto a Goffredo Zehender che lo portò in pista un paio di volte senza successo per poi essere venduto a Wilbur Shaw che con la "Boyle Special" dominò la Indy 500 nel 1939 e 1940 e condusse a lungo in testa la gara del 1941 prima di essere costretto al ritiro. Nell'immediato dopoguerra con Ted Horn ottiene due ottimi terzi posti nel 1946-47.
3030
3031
3032
Maserati 8CL (1946)
Nell'immediato dopoguerra vengono realizzate due sole Maserati 8CL. La "3035" viene acquistata dalla Scuderia Milan che la porta in pista alla 500 Miglia con alla guida Villoresi che conquista un ottimo settimo posto come risultato. Ritornato in Europa, ha poi corso in diversi eventi di Formula libera dove con Giuseppe Farina ottiene una vittoria a Mar del Plata in Argentina. La vettura è stata poi acquistata da Agabashian che la riporta a Indianapolis con poca fortuna nel 1949. Ha poi corso altre due volte a Indy con un 25esimo posto con Henry Banks al volante come miglior risultato. Ultima apparizione a Indy, nel 1953, con Newman che non riesce a qualificarsi.
Maserati V8RI (1935)
Concepita nel 1935 per contrastare l'egemonia delle potenti auto da corsa tedesche che dominavano le competizioni all'epoca, la Maserati V8RI, prima vettura da Gran Premio con motore V8, fu realizzata in soli quattro esemplari. Leggera, dal peso di soli 750 chili (a secco) con il motore V8 sviluppava una potenza di 350 CV con una velocità massima dichiarata di circa 300 km/h. La vettura denominata V8RI (V8 con sospensioni a ruote indipendenti) prevedeva per la prima volta una monoposto con sospensioni a 4 ruote indipendenti, trasmissione in corpo unico con il differenziale e l'asse posteriore a sbalzo e una particolare attenzione all'aerodinamica.
La V8RI non colse però i successi sperati. L'unica vittoria internazionale di questo modello è stata nel 1936, guidata da Phillippe Etancelin al Gran Premio di Pau. Poco fortunate in Europa, le vetture presero la via dell'America dove parteciparono alle edizioni 1936-37 della Coppa Vanderbilt, poi alla 500 Miglia di Indianapolis del 1938-39 e in seguito al GP di Watkins Glen nel 1948-55.
La V8RI non colse però i successi sperati. L'unica vittoria internazionale di questo modello è stata nel 1936, guidata da Phillippe Etancelin al Gran Premio di Pau. Poco fortunate in Europa, le vetture presero la via dell'America dove parteciparono alle edizioni 1936-37 della Coppa Vanderbilt, poi alla 500 Miglia di Indianapolis del 1938-39 e in seguito al GP di Watkins Glen nel 1948-55.
Maserati 4CLT/48 (1948)
Nel 1947 Maserati iniziò a sviluppare un evoluzione della Maserati 4CL del 1939 creando una vettura molto innovativa: la 4CLT/48 . La sigla T indica la nuova innovazione, un telaio tubolare e 48 indica il 1948. Il nuovo telaio più adatto a sorreggere le sollecitazioni del motore potenziato, 4 cilindri anteriore di 1490 cc con distribuzione a 16 valvole, dotato di due compressori volumetrici, che riusciva a sviluppare 270 cavalli. Gran parte della struttura del telaio e componenti della vettura erano realizzati in Elektron, una lega leggerissima, utilizzata fino ad allora soltanto per gli innovativi motori aeronautici dell'Isotta Fraschini. La 4CLT/48 denominata anche Sanremo, in onore della vittoria di Ascari al suo debutto al GP di Sanremo del 1948, ottenne in quell'anno ben sei vittorie. Il 4CL venne poi sviluppato negli anni a venire con svariate modifiche tecniche fino ad arrivare al modello 4CLT/50 definitivo. Questa vettura in tutte le sue varianti era la vettura preferita dei piloti privati dell'epoca. La 4CLT/48 telaio 1604, poi acquistata da Marguerite Morgan per la 500 miglia del 1957, apparteneva a Franco Rol con cui aveva gareggiato per tutta la durata della stagione 1950.
Maserati 8CLT/50 (1950)
Nel 1950 i piloti Nino Farina e Francesco Rol sollecitavano le Officine Maserati, a realizzare una nuova vettura appositamente per disputare la 500 miglia. Sviluppato da due motori 4CLT imbullonati assieme, Il potente motore 8 cilindri veniva installato sopra un telaio tubolare 8 cilindri. Le due Maserati denominate 8CLT/50 però non arrivarono mai a correre a Indianapolis. Il progetto venne abbandonato così come le due vetture speciali che rimasero inutilizzate fino al 195 quando entrambe furono acquistate per correre in Nuova Zelanda.
Maserati 420/M/58 Eldorado (1958)
Nel 1958 Gino Zanetti imprenditore di una famosa azienda di gelati, la Eldorado, chiede a Maserati di realizzare una vettura per partecipare alla seconda edizione della Corsa dei Due Mondi, una competizione annuale di 500 Miglia come Indianapolis che si disputa sul circuito di Monza e che riunisce il meglio dell'evoluzione motoristica sportiva di Stati Uniti ed Europa.
Maserati realizza appositamente la 420M/58, anche chiamata "Maserati Eldorado" dal nome del suo sponsor, che compare con evidenza sulla carrozzeria di colore bianco. La vettura utilizzava una versione modificata del telaio tubolare Maserati 250 con l'aggiunta di una aereodinamica pinna stabilizzatrice posteriore. Il motore era derivato dalla vettura sportiva 450S, con capacità ridotta a 4,2 litri per adeguarsi al regolamento tecnico di Indy. Dotato di quattro carburatori Weber a doppio corpo e cambio a due velocità era in grado di raggiungere i 350 Km/h di velocità massima. La vettura viene affidata alla guida esperta di Stirling Moss, che durante la gara è costretto al ritiro dopo uno spaventoso incidente da cui esce illeso, dovuto alla rottura dello sterzo.
Nel 1959 l'auto danneggiata viene ricostruita in vista della sua partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis. Verniciata interamente di rosso mantiene ancora la sponsorizzazione Eldorado, la vettura è modificata nella carrozzeria con presa d'aria ridotta anteriormente e rimozione della pinna aerodinamica posteriore. Ralph Liguori è il pilota americano designato a pilotarla, ma sottostimati problemi legati alla carburazione, dovuti all'alta percentuale di alcool presente nei carburanti americani, gli hanno impedito di qualificarsi per la gara.
Maserati realizza appositamente la 420M/58, anche chiamata "Maserati Eldorado" dal nome del suo sponsor, che compare con evidenza sulla carrozzeria di colore bianco. La vettura utilizzava una versione modificata del telaio tubolare Maserati 250 con l'aggiunta di una aereodinamica pinna stabilizzatrice posteriore. Il motore era derivato dalla vettura sportiva 450S, con capacità ridotta a 4,2 litri per adeguarsi al regolamento tecnico di Indy. Dotato di quattro carburatori Weber a doppio corpo e cambio a due velocità era in grado di raggiungere i 350 Km/h di velocità massima. La vettura viene affidata alla guida esperta di Stirling Moss, che durante la gara è costretto al ritiro dopo uno spaventoso incidente da cui esce illeso, dovuto alla rottura dello sterzo.
Nel 1959 l'auto danneggiata viene ricostruita in vista della sua partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis. Verniciata interamente di rosso mantiene ancora la sponsorizzazione Eldorado, la vettura è modificata nella carrozzeria con presa d'aria ridotta anteriormente e rimozione della pinna aerodinamica posteriore. Ralph Liguori è il pilota americano designato a pilotarla, ma sottostimati problemi legati alla carburazione, dovuti all'alta percentuale di alcool presente nei carburanti americani, gli hanno impedito di qualificarsi per la gara.