Anno di fondazione: 1955
Periodo di attività:
Sede: Detroit, Michigan (USA)
Responsabile: Howard Keck
Periodo di attività:
Sede: Detroit, Michigan (USA)
Responsabile: Howard Keck
Risultati:
GP disputati:
Partecipazioni:
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova:
Migliore prestazione in gara:
Team affiliati
Motori utilizzati
Offenhauser (1955)
Progettisti
Quinn Epperly - Jim Travers - Frank Coons
GP disputati:
Partecipazioni:
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova:
Migliore prestazione in gara:
Team affiliati
Motori utilizzati
Offenhauser (1955)
Progettisti
Quinn Epperly - Jim Travers - Frank Coons
Cenni storici
Howard Keck era il figlio di William Keck, il fondatore della Superior Oil Company e come tanti altri rampolli del tempo, spendeva gran parte della fortuna economica della famiglia in corse di cavalli e soprattutto corse automobilistiche. Alla morte del padre prese il mano le redini dell'azienda finché decise di vendere l'attività alla Mobil per molti miliardi di dollari.
Gia vittorioso alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1953 e 1954, l'ambizioso Howard Keck nel 1955 aveva l'obiettivo di stabilire un nuovo record mai raggiunto prima: vincere per tre volte di fila la 500 miglia con il suo pilota di punta, Bill Vukovich. Viene allora contattato Quinn Epperly, che in quel momento era impegnato nella costruzione degli streamliner Belond, per progettare e realizzare uno speciale stremliner, il più avanzato e competitivo del tempo, che potesse al contempo stupire e sbaragliare la concorrenza.
Adottando principi aerodinamici molto avanzati viene realizzata un auto caratterizzata da una forma molto estrema alla ricerca di un valore di resistenza aerodinamica "pari a zero. Nella parte posteriore viene incorporato uno spoiler aerodinamico direttamente regolabile dal pilota, all'epoca chiamato "Elevator". Particolarmente studiata era la distribuzione e conformazione dell'abitacolo per una migliore distribuzione del peso.
Epperly con l'assistenza di Jim Travers e Frank Coons spende ben due anni nella progettazione e realizzazione della vettura, senza purtroppo riuscire a completare in tempo l'auto per la 500 miglia del 1955. Il pilota della squadra, Vukovich è costretto allora a partecipare alla gara su una più convenzionale Kurtis Kraft del team Hopkins. Vukovich durante la gara, mentre era saldamente in testa, viene coinvolto in un incidente in cui perde la vita. Howard Keck sconvolto dalla perdita del grande amico e pilota, decide amareggiato di abbandonare il progetto e di ritirarsi definitivamente dalle corse. L'incompleto e rivoluzionario "Keck Special", senza essere mai sceso in pista, finisce dimenticato in un magazzino per anni finché nel 2013 grazie al paziente ed accurato lavoro di restauro di un appassionato, l'auto, ora con un motore Maserati, ritorna a nuova vita per correre nei campionati di auto storiche
Gia vittorioso alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1953 e 1954, l'ambizioso Howard Keck nel 1955 aveva l'obiettivo di stabilire un nuovo record mai raggiunto prima: vincere per tre volte di fila la 500 miglia con il suo pilota di punta, Bill Vukovich. Viene allora contattato Quinn Epperly, che in quel momento era impegnato nella costruzione degli streamliner Belond, per progettare e realizzare uno speciale stremliner, il più avanzato e competitivo del tempo, che potesse al contempo stupire e sbaragliare la concorrenza.
Adottando principi aerodinamici molto avanzati viene realizzata un auto caratterizzata da una forma molto estrema alla ricerca di un valore di resistenza aerodinamica "pari a zero. Nella parte posteriore viene incorporato uno spoiler aerodinamico direttamente regolabile dal pilota, all'epoca chiamato "Elevator". Particolarmente studiata era la distribuzione e conformazione dell'abitacolo per una migliore distribuzione del peso.
Epperly con l'assistenza di Jim Travers e Frank Coons spende ben due anni nella progettazione e realizzazione della vettura, senza purtroppo riuscire a completare in tempo l'auto per la 500 miglia del 1955. Il pilota della squadra, Vukovich è costretto allora a partecipare alla gara su una più convenzionale Kurtis Kraft del team Hopkins. Vukovich durante la gara, mentre era saldamente in testa, viene coinvolto in un incidente in cui perde la vita. Howard Keck sconvolto dalla perdita del grande amico e pilota, decide amareggiato di abbandonare il progetto e di ritirarsi definitivamente dalle corse. L'incompleto e rivoluzionario "Keck Special", senza essere mai sceso in pista, finisce dimenticato in un magazzino per anni finché nel 2013 grazie al paziente ed accurato lavoro di restauro di un appassionato, l'auto, ora con un motore Maserati, ritorna a nuova vita per correre nei campionati di auto storiche