Epperly |
Anno di fondazione: 1953
Periodo di attività: 1955-64
Sede: Lawndale, California (USA)
Responsabile: Quincy "Quin" Epperly
Periodo di attività: 1955-64
Sede: Lawndale, California (USA)
Responsabile: Quincy "Quin" Epperly
Risultati:
GP disputati: 6
Partecipazioni: 6
Vittorie: 2
Pole Position:
Giri più veloci: 2
Hat Tricks:
Migliore prestazione in prova: 9°
INDY 1958 - Bettenhausen (Jones & Maley)
Migliore prestazione in gara: 2°
INDY 1957 - Rathmann (Hopkins)
INDY 1958 - Amick (Demler)
Team affiliati
Belond Racing Team (1955-56)
Lindsey Hopkins (1957-58)
Norman Demler (1958-60)
Jones & Maley (1958)
Dough Caruthers (1959-60)
Harry Turner (1959-60)
Bignotti-Bowes (1959-60)
Hoover Motor Express (1959-60)
Bill Ansted (1959)
King O'Lawn (1960)
Motori utilizzati
Offenhauser (1955-60)
Progettisti
Quin Epperly
GP disputati: 6
Partecipazioni: 6
Vittorie: 2
Pole Position:
Giri più veloci: 2
Hat Tricks:
Migliore prestazione in prova: 9°
INDY 1958 - Bettenhausen (Jones & Maley)
Migliore prestazione in gara: 2°
INDY 1957 - Rathmann (Hopkins)
INDY 1958 - Amick (Demler)
Team affiliati
Belond Racing Team (1955-56)
Lindsey Hopkins (1957-58)
Norman Demler (1958-60)
Jones & Maley (1958)
Dough Caruthers (1959-60)
Harry Turner (1959-60)
Bignotti-Bowes (1959-60)
Hoover Motor Express (1959-60)
Bill Ansted (1959)
King O'Lawn (1960)
Motori utilizzati
Offenhauser (1955-60)
Progettisti
Quin Epperly
Cenni storici
Nato in Virginia nel 1913, Quin Epperly specialista nel settore areonautico nella modellazione della lamiera, dopo la fine della seconda guerra mondiale si trasferisce in California in cerca di lavoro. Rispondendo ad un annuncio di giornale viene assunto dal noto costruttore di auto da corsa Frank Kurtis. Presso Kurtis dal 1946 al 1950 si specializza nella realizzazione di numerose vetture midget che venivano allestite per i clienti sportivi del garage e contribuisce anche alla costruzione delle prime Kurtis Novi a trazione anteriore partecipanti la 500 Miglia di Indianapolis e della famosa Kurtis Kraft "Wynns Friction Proofing Special" vittoriosa nell'edizione 1950.
Lasciato Kurtis lavora come responsabile tecnico prima per il team M.A. Walker e poi con Murrell Belanger dove in partnership con Lujie Lesovsky realizza le vetture da corsa destinate ad Indy.
Nel 1953 apre a Lawndale in California il suo negozio specializzato prevalentemente nella riparazione di auto da corsa incidentate. l suo primo ordine fu la riparazione dell'auto da corsa del team Hinkle incidentata alla gara di Syracuse. Nell'inverno del 1954, fu contattato per modificare la Kurtis Kraft del team Belond in una streamliner. Nasce la prima vettura Epperly la ammiratissima "Belond Miracle Power Special" dalle forme aereodinamiche eleganti che scenderà in pista ad Indianapolis nel 1955 guidata da Jim Rathmann che si classificherà quattordicesimo. Mentre era impegnato nel progetto Belond, Quinn veniva contattato da Howard Keck per la realizzazione di un altro streamliner per Indianapolis. Il progetto ambizioso era quello di progettare e realizzare l'auto più avanzata e competitiva del tempo e Epperly con l'assistenza di Jim Travers e Frank Coons spese ben due anni a realizzarlo. La vettura doveva essere affidata alla guida esperta di Vukovich che aveva appena vinto due edizioni di seguito della gara ma sfortunatamente Epperly non fu in grado di completare l'auto in tempo per la 500 Miglia del 1955. Vukovich allora partecipò alla gara guidando una Kurtis Kraft del team Hopkins ma durante la gara mentre era in testa veniva coinvolto in un incidente in cui perde la vita. Howard Keck sconvolto dalla perdita del grande pilota si ritirò dalle corse e il rivoluzionario streamliner di Epperly finì dimenticato in un magazzino senza essere mai sceso in pista.
Nel 1956 viene chiamato da Lindsey Hopkins prima e da George Salih dopo, per la costruzione delle loro vetture per correre la 500 Miglia del 1957. La "Belond Exhaust Special" di Salih, con Sam Hanks alla guida, domina la corsa alla velocità record di 135,601 miglia orarie, mentre la "Chiropractic Special" di Hopkins, con Jim Rathmann si classifica seconda.
Per la gara del 1958, Epperly costruisce due nuove vetture. George Amick alla guida della "Demler Special" si classifica secondo posto mentre Tony Bettenhausen che corre per il team Jones & Maley arriva al traguardo in quarta posizione. La vittoria va a Jimmy Bryan che sulla Epperly Belond dell'anno scorso bissa il successo.
Nel 1959 Quinn realizza due nuove vetture: la "Bowes Seal Fast Special" di George Bignotti con Johnny Boyd alla guida che a Indy si classificherà sesto e la "Hoover Motor Express Special" guidata da Tony Bettenhausen, quarto al traguardo. Mentre Paul Goldsmith sulla "Demler Special" arriverà quinto. Tenta invano la qualificazione la Epperly ex Hopkins ora "Braund Plywood Special" iscritta da Dough Caruthers con i piloti Templeman e Edmunds
Per l'edizione 1960 vengono realizzate altre due vetture. Con George Salih costruisce la Metal-Cal Special, un' inedita auto più corta, leggera e maneggevole, differente dalle altre convenzionali roadster che andavano per la maggiore. Affidata a Jimmy Bryan ottiene un ottimo decimo tempo in prova ma in gara è costretta al ritiro. L'altra vettura, più tradizionale, allestita per Dough Caruthers avrebbe dovuto correre alla 500 Miglia guidata da Bill Cheesbourg, ma l'arrivo tardivo dell'auto e le condizioni meteorologiche estremamente avverse hanno impedito un tentativo di qualificazione. Consolazione per Epperly l'ottimo terzo posto in gara ottenuto da Goldsmith sulla "Demler Special", la stessa vettura che già si era classificata seconda con Amick nel 1957
Nel 1961 notevole prova di affidabilità delle Epperly che con Stevenson (Metal-Cal) Marshmann (Hoover) e Ruby (Autolite-Hopkins) si classificano rispettivamente settimo e ottavo.
Nel 1962 ritroviamo alla partenza la Epperly in prima fila. Bobby Marshman su "Bryant Heating Special" dopo il brillante terzo posto in qualifica si classifica quinto. Negli anni seguenti fino al 1965 le Epperly, ormai surclassate dalle nuove auto da corsa con motore posteriore, parteciperanno con regolarità alla 500 Miglia e alle gare di campionato AAA ma senza risultati particolarmente significativi.
Lasciato Kurtis lavora come responsabile tecnico prima per il team M.A. Walker e poi con Murrell Belanger dove in partnership con Lujie Lesovsky realizza le vetture da corsa destinate ad Indy.
Nel 1953 apre a Lawndale in California il suo negozio specializzato prevalentemente nella riparazione di auto da corsa incidentate. l suo primo ordine fu la riparazione dell'auto da corsa del team Hinkle incidentata alla gara di Syracuse. Nell'inverno del 1954, fu contattato per modificare la Kurtis Kraft del team Belond in una streamliner. Nasce la prima vettura Epperly la ammiratissima "Belond Miracle Power Special" dalle forme aereodinamiche eleganti che scenderà in pista ad Indianapolis nel 1955 guidata da Jim Rathmann che si classificherà quattordicesimo. Mentre era impegnato nel progetto Belond, Quinn veniva contattato da Howard Keck per la realizzazione di un altro streamliner per Indianapolis. Il progetto ambizioso era quello di progettare e realizzare l'auto più avanzata e competitiva del tempo e Epperly con l'assistenza di Jim Travers e Frank Coons spese ben due anni a realizzarlo. La vettura doveva essere affidata alla guida esperta di Vukovich che aveva appena vinto due edizioni di seguito della gara ma sfortunatamente Epperly non fu in grado di completare l'auto in tempo per la 500 Miglia del 1955. Vukovich allora partecipò alla gara guidando una Kurtis Kraft del team Hopkins ma durante la gara mentre era in testa veniva coinvolto in un incidente in cui perde la vita. Howard Keck sconvolto dalla perdita del grande pilota si ritirò dalle corse e il rivoluzionario streamliner di Epperly finì dimenticato in un magazzino senza essere mai sceso in pista.
Nel 1956 viene chiamato da Lindsey Hopkins prima e da George Salih dopo, per la costruzione delle loro vetture per correre la 500 Miglia del 1957. La "Belond Exhaust Special" di Salih, con Sam Hanks alla guida, domina la corsa alla velocità record di 135,601 miglia orarie, mentre la "Chiropractic Special" di Hopkins, con Jim Rathmann si classifica seconda.
Per la gara del 1958, Epperly costruisce due nuove vetture. George Amick alla guida della "Demler Special" si classifica secondo posto mentre Tony Bettenhausen che corre per il team Jones & Maley arriva al traguardo in quarta posizione. La vittoria va a Jimmy Bryan che sulla Epperly Belond dell'anno scorso bissa il successo.
Nel 1959 Quinn realizza due nuove vetture: la "Bowes Seal Fast Special" di George Bignotti con Johnny Boyd alla guida che a Indy si classificherà sesto e la "Hoover Motor Express Special" guidata da Tony Bettenhausen, quarto al traguardo. Mentre Paul Goldsmith sulla "Demler Special" arriverà quinto. Tenta invano la qualificazione la Epperly ex Hopkins ora "Braund Plywood Special" iscritta da Dough Caruthers con i piloti Templeman e Edmunds
Per l'edizione 1960 vengono realizzate altre due vetture. Con George Salih costruisce la Metal-Cal Special, un' inedita auto più corta, leggera e maneggevole, differente dalle altre convenzionali roadster che andavano per la maggiore. Affidata a Jimmy Bryan ottiene un ottimo decimo tempo in prova ma in gara è costretta al ritiro. L'altra vettura, più tradizionale, allestita per Dough Caruthers avrebbe dovuto correre alla 500 Miglia guidata da Bill Cheesbourg, ma l'arrivo tardivo dell'auto e le condizioni meteorologiche estremamente avverse hanno impedito un tentativo di qualificazione. Consolazione per Epperly l'ottimo terzo posto in gara ottenuto da Goldsmith sulla "Demler Special", la stessa vettura che già si era classificata seconda con Amick nel 1957
Nel 1961 notevole prova di affidabilità delle Epperly che con Stevenson (Metal-Cal) Marshmann (Hoover) e Ruby (Autolite-Hopkins) si classificano rispettivamente settimo e ottavo.
Nel 1962 ritroviamo alla partenza la Epperly in prima fila. Bobby Marshman su "Bryant Heating Special" dopo il brillante terzo posto in qualifica si classifica quinto. Negli anni seguenti fino al 1965 le Epperly, ormai surclassate dalle nuove auto da corsa con motore posteriore, parteciperanno con regolarità alla 500 Miglia e alle gare di campionato AAA ma senza risultati particolarmente significativi.
Epperly Streamliner "Belond Miracle Power Special" (1955)
Nell'inverno del 1954, Quin Epperly venne contattato per modificare la Kurtis Kraft del team Belond in una streamliner. Partendo da un telaio Kurtis Kraft 500B nasce la prima vettura di Epperly la ammiratissima "Belond Miracle Power Special" dalle forme aereodinamiche eleganti che scenderà in pista ad Indianapolis nel 1955 guidata da Jim Rathmann che concluderà la gara in quattordicesima posizione.
Epperly "Chiropractic Special" (1957)
Vettura realizzata da Epperly per il team Hopkins, meno rivoluzionaria della contemporanea Belond, ma altrettanto efficiente e veloce, tanto da arrivare nell'edizione 1957 della 500 Miglia, con Jim Rathmann seconda al traguardo e ottenere anche il giro più veloce, mentre l'anno seguente, sempre con Rathmann, riuscirà ad ottenere un ottimo quinto posto finale. La vettura sarà poi ceduta a Doug Caruthers ma fallirà entrambe le qualificazioni delle edizioni di Indy 1959 e 1960.
Epperly "Demler Special" (1958)
Per la gara della 500 Miglia del 1958 Epperly, con l'aiuto di Everett Duncan, costruisce la "Demler Special" vettura che con George Amick brilla con un secondo posto e nelle seguenti edizioni con Goldsmith si classifica quinta nel 1959 e terza nel 1960. Jim Hurtubise è designato in seguito pilota del team di Norman Demler ma nel 1961 deve ritirarsi per una rottura del motore concludendo al 22° posto mentre nell'edizione 1962 manca la qualificazione.
Epperly "Jones & Maley Special" (1958)
Per l'edizione 1958 della 500 miglia Epperly realizza anche una seconda auto: la "Jones & Maley Special " che con Tony Bettenhausen alla guida arriva al traguardo in quarta posizione e ottiene anche il giro più veloce in gara. La vettura l'anno seguente viene venduta a Bill Ansted. La "Ansted Special" viene iscritta all'edizione 1959 con il numero uno. Tony Bettenhausen il pilota designato scende in pista per le qualificazioni ma distrugge la vettura. La stessa viene poi comprata da Harry Turner che la rimette in sesto per consentire al suo pilota Eddie Russo di accedere alle qualificazioni. La "Turner Special" iscritta con il numero uno non riesce però a qualificarsi. Ci riproverà ancora l'anno dopo con Eddie Russo e Bob Wente ma senza successo.
Epperly "Bowes Seal Fast Special" (1959)
Costruita all'inizio del 1959 per George Bignotti, la Bowes Seal Fast Special partecipa a Daytona alla prima gara del campionato AAA guidata da George Amick che tragicamente perde la vita in un incidente all'ultimo giro. Riparata in tempo per la Indy 500 del 1959, l'auto termina sesta guidata da Johnny Boyd. Nel 1961 l'auto di Bignotti prende la denominazione di "Shaler Rislone Special" ma non riesce a qualificarsi. Nel 1962 iscritta come "American Rubber & Plastics" con Paul Golsmith finisce 28°. Per la stagione 1963 Quinn Epperly apporta delle modifiche alle sospensioni anteriori ma l'auto ora di proprietà di John Chalik non riesce a qualificarsi per Indy né nel 1963 né nel 1964.
Epperly "Hoover Motor Express" (1959)
Epperly nel 1959 realizza anche una roadster per il team "Hoover Motor Express". Con Tony Bettenhausen alla guida si classifica al quarto posto mentre non riesce a qualificarsi con Rex Easton. L'anno seguente prestazione deludente per questa Epperly con McWithey si qualfica in ultima fila e si ritira quasi subito in gara. Seguono poi altre gare di campionato AAA 1960 con risultati poco significativi. Nel 1961 buon settimo posto a Indy con Bobby Marshman ma in altre sporadiche partecipazioni i risultati sono scarsi. Ultima apparizione a Indy nel 1963, ceduta al Team di Joe Langley manca con Bruce Jacobi la qualificazione.
Epperly “Detroiter Mobile Homes” (1960)
Costruita nel 1960 per Doug Caruthers e l'apporto economico della "Detroiter Mobile Homes" questa roadster, con Bill Cheesbourg alla guida, avrebbe dovuto correre alla 500 Miglia di Indianapolis del 1960 ma l'arrivo tardivo della vettura e le condizioni meteorologiche estremamente avverse hanno impedito un tentativo di qualificazione. Nell'agosto dello stesso anno, a Milwaukee l'auto viene affidata al giovane Parnelli Jones che lungamente in testa alla corsa è costretto al ritiro. La bella prestazione della Epperly viene notata da Lindsey Hopkins che deciderà di acquistarla per farla guidare da Tony Bettenhausen nel 1961. Purtroppo Bettenhausen perde la vita durante dei test a Indy e la Epperly di Hopkins, iscritta come "Autolite Special", riuscirà a qualificarsi solo con Lloyd Ruby che si classificherà all'ottavo posto.
Per l'edizione della 500 Miglia del 1962 la Epperly di Hopkins denominata "Mid Continent Securities" viene assegnata a Don Branson che si qualifica undicesimo, in gara raggiunge la terza posizione ma è costretto al ritiro per una avaria ad un magnete. Altro cambio di nome della vettura nel 1963, la "Econo-Car Rental" di Bobby Marshman si qualifica decimo ma si ritira in gara terminando sedicesimo.
Per l'edizione della 500 Miglia del 1962 la Epperly di Hopkins denominata "Mid Continent Securities" viene assegnata a Don Branson che si qualifica undicesimo, in gara raggiunge la terza posizione ma è costretto al ritiro per una avaria ad un magnete. Altro cambio di nome della vettura nel 1963, la "Econo-Car Rental" di Bobby Marshman si qualifica decimo ma si ritira in gara terminando sedicesimo.