Kurtis "Cummins Diesel Special" (1952)
Dopo la sfortunata partecipazione all'edizione del 1950, Don Cummins non si da per vinto e nei mesi successivi lavorando con la sua squadra di progettisti ha la convinzione che un’auto dotata di motore diesel avrebbe potuto essere molto competitiva alla 500 Miglia di Indianapolis. Per regolamento infatti i motori diesel sovralimentati potevano avere una cubatura massima del 50% superiore rispetto ai convenzionali motori da corsa aspirati (6.6 l contro 4.5 l). Se poi al motore diesel sovralimentato, appositamente progettato per le corse (e non adattato come in passato) si fosse accoppiato un telaio adatto, questa vettura avrebbe goduto di un notevole vantaggio di competitività rispetto alla concorrenza. Cummins chiede allora a Kurtis di realizzare un telaio concepito per accogliere il poderoso motore diesel. Kurtis, progetta l’auto con l’albero di trasmissione che corre lungo il fianco sinistro del pilota. Questo garantiva due benefici: uno spostamento del peso all’interno della traiettoria nelle curve a sinistra (ideale per il circuito di Indianapolis con tutte le curve a sinistra), e permetteva un ulteriore abbassamento del centro di gravità. La vettura eccezionalmente bassa e aerodinamica è anche la prima vettura Indy ad essere testata per la prima volta in una galleria del vento, quella della Kansas University, per migliorarne l'aerodinamicità.
La "Cummins Diesel Special" segna la quinta ed ultima partecipazione di un motore Cummins alla 500 miglia. Nel motore modificato alcune parti sono state fresate in alluminio o magnesio per ridurne il peso e per la prima volta nella storia delle corse viene sovralimentato con un turbocompressore. Si dovrà attendere il 1966 prima di rivedere ad Indy un motore turbo accoppiato ad un motore Offenhauser a gas.
Affidata all'esperto Freddie Agabashian, la "Cummins Diesel Special" in livrea gialla e rossa, subito crea scalpore durante le prove di qualificazione conquistando la pole position all'incredibile velocità media di 138,01 mph. In gara Agabashian conduce la vettura in progressione continua, a una velocità media di 131,5 mph finché al settantesimo giro, dopo aver completato 180 miglia, mentre era in quinta posizione, è costretto al ritiro. Il turbocompressore aveva aspirato polvere di gomma e detriti della pista, otturandosi.
La "Cummins Diesel Special" segna la quinta ed ultima partecipazione di un motore Cummins alla 500 miglia. Nel motore modificato alcune parti sono state fresate in alluminio o magnesio per ridurne il peso e per la prima volta nella storia delle corse viene sovralimentato con un turbocompressore. Si dovrà attendere il 1966 prima di rivedere ad Indy un motore turbo accoppiato ad un motore Offenhauser a gas.
Affidata all'esperto Freddie Agabashian, la "Cummins Diesel Special" in livrea gialla e rossa, subito crea scalpore durante le prove di qualificazione conquistando la pole position all'incredibile velocità media di 138,01 mph. In gara Agabashian conduce la vettura in progressione continua, a una velocità media di 131,5 mph finché al settantesimo giro, dopo aver completato 180 miglia, mentre era in quinta posizione, è costretto al ritiro. Il turbocompressore aveva aspirato polvere di gomma e detriti della pista, otturandosi.
Chassis #347