Anno di fondazione: 1938
Periodo di attività: 1950-51
Sede: Milwaukee, Wisconsin (USA)
Responsabile: Carl Marchese - Tudy Marchese
Periodo di attività: 1950-51
Sede: Milwaukee, Wisconsin (USA)
Responsabile: Carl Marchese - Tudy Marchese
Risultati:
GP disputati: 2
Partecipazioni: 2
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: 16°
INDY 1950 - Fohr (Marchese - Bardahl Special)
Migliore prestazione in gara: 11°
INDY 1950 - Fohr (Marchese - Bardahl Special)
Team affiliati
Carl Marchese (1950-51)
Motori utilizzati
Offenhauser (1950-51)
Progettisti
Carl Marchese - Tudy Marchese
GP disputati: 2
Partecipazioni: 2
Vittorie:
Pole Position:
Giri più veloci:
Migliore prestazione in prova: 16°
INDY 1950 - Fohr (Marchese - Bardahl Special)
Migliore prestazione in gara: 11°
INDY 1950 - Fohr (Marchese - Bardahl Special)
Team affiliati
Carl Marchese (1950-51)
Motori utilizzati
Offenhauser (1950-51)
Progettisti
Carl Marchese - Tudy Marchese
Cenni storici
Di origini siciliane, Carl Marchese ha iniziato la carriera automobilistica in veste di pilota negli anni venti. Nel 1929 Carl guidò una Miller fino al quarto posto nella sua prima e unica Indianapolis 500 e viene nominato Rookie of the Year. Nonostante le buone premesse, dopo un grave incidente, Carl decide di smettere di correre. Insieme al fratello Salvatore "Tudy", inizia a lavorare come meccanico per la Holmes Motor Company prima di mettersi in proprio e intraprendere la costruzione di un'auto da corsa midget. Carl e Tudy Marchese costruirono la loro prima "Big Car" nel 1938 per la corsa della 500 Miglia di Indianapolis quell'anno, con un innovativo telaio tubolare su cui era installato un motore Miller e radiatori posizionati in maniera da favorire la penetrazione aerodinamica. Con Harry McQuinn al volante ottenengono un promettente settimo posto finale. Nel 1940, con una nuova vettura, ora sovralimentata, trovano il supporto finanziario della Leader Card. Tony Willman e Harry McQuinn non riescono però a qualificarsi per la 500 Miglia. Ci riprova l'anno seguente con Paul Russo che qualifica la Leader Card al diciottesimo posto e terminando la gara al nono posto.
Per la 500 Miglia del 1946, Marchese mantiene il motore Miller a 8 cilindri, aggiungendo un muso e una griglia ridisegnati per aggiornare il design della carrozzeria. Tony Bettenhausen riesce a qualificare la vettura ma viene in seguito ritirata senza partecipare alla gara. Nel 1947 viene installato un motore Offenhauser da 270 pollici cubici al posto dell'obsoleto Miller a 8 cilindri. Per la 500 Miglia del 1948 vengono eliminati i radiatori laterali e l'auto assunse un aspetto più tradizionale. Il tempo di qualifica di Myron Fohr non è sufficiente per qualificarsi alla gara ma l'auto è competitiva. Fohr vince a Springfield e Milwaukee e finisce quarto a DuQuion e al termine del campionato AAA si classifica secondo. Per la Indy 500 del 1949, i fratelli Marchese assegnarono nuovamente il posto di guida a Fohr che compie tutti e 200 i giri in programma ottenendo un brillante quarto posto. A fine stagione Fohr conquista nuovamente il secondo posto nel campionato piloti AAA. Nel 1950 ottengono il supporto della Bardahl. Con Fohr alla guida ottiene la sedicesima posizione di partenza concludendo la gara all'undicesimo posto. Per la 500 del 1951, l'auto di nuovo nella livrea Bardahl ha un nuovo pilota, Chuck Stevenson che la qualifica all'ottavo posto. In gara la vettura prende fuoco al 93°giro, costringendo il pilota al ritiro. Nella gara seguente, la 100 miglia a Syracuse, la vettura rimane coinvolta in un brutto incidente, Chuck Stevenson se ne esce illeso, ma i Marchesi decidono di non proseguire ulteriormente l'esperienza come costruttori.
Per la 500 Miglia del 1946, Marchese mantiene il motore Miller a 8 cilindri, aggiungendo un muso e una griglia ridisegnati per aggiornare il design della carrozzeria. Tony Bettenhausen riesce a qualificare la vettura ma viene in seguito ritirata senza partecipare alla gara. Nel 1947 viene installato un motore Offenhauser da 270 pollici cubici al posto dell'obsoleto Miller a 8 cilindri. Per la 500 Miglia del 1948 vengono eliminati i radiatori laterali e l'auto assunse un aspetto più tradizionale. Il tempo di qualifica di Myron Fohr non è sufficiente per qualificarsi alla gara ma l'auto è competitiva. Fohr vince a Springfield e Milwaukee e finisce quarto a DuQuion e al termine del campionato AAA si classifica secondo. Per la Indy 500 del 1949, i fratelli Marchese assegnarono nuovamente il posto di guida a Fohr che compie tutti e 200 i giri in programma ottenendo un brillante quarto posto. A fine stagione Fohr conquista nuovamente il secondo posto nel campionato piloti AAA. Nel 1950 ottengono il supporto della Bardahl. Con Fohr alla guida ottiene la sedicesima posizione di partenza concludendo la gara all'undicesimo posto. Per la 500 del 1951, l'auto di nuovo nella livrea Bardahl ha un nuovo pilota, Chuck Stevenson che la qualifica all'ottavo posto. In gara la vettura prende fuoco al 93°giro, costringendo il pilota al ritiro. Nella gara seguente, la 100 miglia a Syracuse, la vettura rimane coinvolta in un brutto incidente, Chuck Stevenson se ne esce illeso, ma i Marchesi decidono di non proseguire ulteriormente l'esperienza come costruttori.